Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

,la classificazione dei modi di trasgressione del linguag­ gio, le relazioni di un sistema di segni con i testi .lettera­ ri, le relazioni tra questo testo che è processo-pratica-pro­ duzione e la produzione in generale, e mille altre relazio­ ni, intersezioni, combinazioni, fanno il sistema del testo. I,l critico, scampato alle istituzioni che lo opprimevano nella città e alla rivolta che lo intratteneva tra gli sfrutta­ ti, scampato anche alla produzione di rapporti sociali che la pratica artistica gli imponeva, si rifugia nel siste­ ma del testo. Di questa nuova città egli diventa presto il signore. E presto possiede le chiavi di tutte le case, entro cui reclude e , libera il senso. Ma l'esercizio del suo potere è differente dal potere che ahri esercitava nella città del mondo: consiste nel portare in superfice, e in un altro testo, le relazioni tra gli oggetti e le metafore, tra i significanti e i significati, tra i piani di denotazione e di connotazione, tra le funzioni e le varianti, sicchè ogni elemento possa riferirsi al sistema, e tutto dunque funzio­ ni come un sistema. Ogni eccezione è collocata, ogni infrazione spiegata, ogni rimosso riportato a coscienza, ogni latenza scoperta. Neppure il titolo o la prefazione sfuggono a questo lavoro, in cui l'acribia inquisitoria e fa protervia classificatoria, oome ogni implacabile efficien­ za, nascondono la paura di trovarsi in confusione davan­ ti alle domande imprevedibili e inquietanti del testo. Co­ sì all'ermeneutica si preferisce la sicurezza della semioti­ ca. E la semiotica del titolo dirà la funzione disambiguiz­ zante affidata al frontespizio. Ed anche il funzionamento semiotico della prefazione, che può illudere d'una scrittu­ ra metatestuale, non è che lo spazio dove il testo dispie­ ga il suo potere trasgressivo, iscrivendo, dunque, nel suo sistema, un'altra relazione, più sottile e aggiornata, analo­ gicamente più politica. Se si aggiunge, per la raccolta di novelle o poesie, la comoda dizione di macrotesto, per designare la possibilità combinatoria di elementi temati­ ci e formali presenti nei singoli testi, entro un modello 183

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