Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
Di un culto trinitario, o la critica della religione Impigliato in una rete di inganni, il critico lascia che sia la critica, l'istituzione della critica, a districarlo e catalogarlo nella trinità perfetta circolare luminosa auto re-testo-interprete. Variazione tomistica, o appendice teocritica: definire gli attributi della trinità autore-testo-interprete. Scolasti camente: I'unum, il verum, il bonum. L'unum è il sistema della critica, la sua ambizione alla totalità, la sua metafisica completezza che assume nella forma superiore i sistemi particolari, per evitarne la disgregazione e la frattura: il sistema dell'autore (l'io scrivente, l'anteriore, l'identico in un mondo di segni differenti, il sistema del testo (il funzionamento, il pro cesso, ,la pratica, la produzione), il sistema dell'interprete (la sua centralità ermeneutica, la sua ideologia). Il verum, spesso attribuito solamente al testo, nelle leziose e devozionali liturgie della cosidetta verità dell'o pera (visione ergocentrica, in cui sono caduti i mistici del positivo e i sacerdoti dell'oggettivo, che sono stati e sono ,legione), il verum è di fatto l'incontrovertibilità del discorso, che misura la distanza tra le cose e le parole, tra l'esperienza e il linguaggio, tra la avventura e la scrittura. Il bonum è ciò che è dentro e al di fuori della triade, nell'universo di parole dette e non dette, dove si espande e verifica, criterio di comportamento nella scrittura, trac cia perchè l'inespresso prenda figura di -linguaggio, divie to formale, alfabeto e senso dell'immagine, codice, condi zione insomma per l'approdo alla sponda salvifica della letteratura. 171
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