Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
vista poi richiusa, turata. Pressione dei turaccioli di valo re che s'introducono per suturarne l'enigma e trattenere lo spandimento rosso del canto. Che questi turaccioli gio chino come strumenti politici propri a cancellare l'im pronta f. del testo finzionale è ciò che Freud ci dice quan do designa con la Verwerfung la dittatura di una tale operazione di tappamento, cioè di una tale cancellatura. Noi dobbiamo dunque contare questa lotta nel nostro du plice combattimento. Noi dobbiamo raddoppiare nello stesso tempo: - l'esigenza della cifra f. liberata nella respirazione fittizia - la pulsazione femminile di questa cifra vocale e fit tizia cui basta tuttavia uno scoppio breve perché la sua forza viva si contamini. Poichè nella trasgressione dell'isolamento regolato del testo, nello scrollamento del rapporto scienza-nescienza, noi giochiamo il nostro sangue, la nostra perdita piena, il nostro corpo antecedente al riflesso dei libri, l'inversio ne dell'inversione che ci vuota. La fatica si inserisce in questa attesa. Qui o là, davan ti alla finestra dei templi, le donne sono sedute al limite della foro memoria, una verde, una viola, l'altra cinta dall'incenso dei souks, donne che ripetono le cifre confic cate nella crepa dei loro nomi, seni gonfiati delle merci del desiderio. Dopo tante notti e molto prima di questa lingua, questo secolo arrestato che fa durare la notte, l'attesa fabbrica la fatica, il silenzio - il disordine e la parola combattente mischiati, poiché fondo e superficie dispongono di tutta la fame. Mille volte mentre si decre tano gli interdetti del mio ventre, la caduta del,le parole proietta come una conclusione le · sue eco di conto alla rovesèia - scalini contraddittori attraverso i foglietti 160
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