Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975
* «Esistono di «Der Jasager e der Neinsager» tre versioni. La prima ricalca l'originale giapponese da cui Brecht trae l'opera. Vi si parla di un viaggio che un maestro di un villaggio organizza come spedizione scientifica al di là delle montagne, e dell'uccisione di un ragazzo che a un certo punto del viaggio si ammala, uccisione che viene decisa in ossequio a un'antica usanza. Al ragazzo si chiede se è d'accordo sul fatto che lo si debba uccidere, ma la domanda fa solo parte del cerimoniale, e il ragazzo, come il cerimoniale richiede, dice di sì. Il testo presentato ai ragazzi delle scuole suscita parec chie polemiche e molte sono le osservazioni che vengono rivolte a Brecht. Una di queste è: 'si deve introdurre del l'esitazione nel ragazzo prima che dica di sì: l'opera acqui sterebbe effetto '. Lo spazio che mira a produrre effetto, tra la domanda che non muta e la risposta che pure resta identica, è solo la battuta d'arresto, l'esitazione per cui causa ed effetto si allineano in un prima e in un dopo temporale, e la dialettica si muta in dialogo. Con il rallentamento si inserisce la necessità della motivazione. Non è abbastan za motivata, dicono i ragazzi, la decisione della morte del giovane (nella Linea di condotta la medesima domanda: sei d'accordo? viene posta dai tre agitatori al giovane compagno quando gli comunicano la decisione di gettar lo in una cava di calce. Il giovane compagno rispon de di sì. 'E dove dobbiamo buttarti?' 'Nella cava di calce'. L'adesione era evidentemente 'abbastanza mo tivata ' dal momento che era in gioco la ' riuscita ' del la rivoluzione). L'opera originale si scinde in due. Nel la prima (Der Jasager) la spedizione scientifica viene tra sformata in una spedizione di soccorso per il paese che si fa colpire dalla pestilenza. La madre del ragazzo che 133
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