Il piccolo Hans - anno II - n. 5 - gennaio-marzo 1975

to e sensi: gli rimane come un remoto ricordo che anche le estese ombre serotine delle nubi sono della medesima natura della rugiada che all'alba luccica sul terreno. Di quando in quando, tuttavia, qualcosa di tale sogno si rea­ lizza anche nell'uomo, in quelli che lo spirito ha promos­ si, i creatori: li costringe a fermarsi per strada e ad erigere un'opera che sia seria, gioiosa testimonianza di ta­ le riunificazione per tutti coloro che vi passano davanti e procedono oltre. Tuttavia, ancora una volta negli uomini ciò è divenuto realtà solo perchè alle loro capacità ma­ schili è innato il femminile, ed è divenuta creativa quella doppia natura che crea in opere ciò che la donna è per sua essenza. Nei suoi atti creativi l'uomo testimonia quan­ to anche per lui il senso ultimo della civiltà stia nel ristabilimento di quell'unità - quanto egli per giungere a questo ricrei ancora una volta il mondo, partendo da sè in tutti i campi che gli sono propri, per afferrare con le mani, vedere con gli occhi che l'« altro», il fuori, è animato dalle stesse pulsazioni vitali ed è uno con lui. Egli se 1o attesta, anche se il dualismo in ogni suo singolo fare o lasciare, resta una sua peculiarità, perchè esso si dischiude sempre in ogni nuova cosa, e deve diventare nuovo e ulteriore cammino, cosicchè la meta non gli è garantita da nessuna parte nelle cose ma solo in valori e immagini, per così dire, sovrapersonali. Così è dato al femminile un valore culturale di per sè e indipendente, in quanto può produrre effetti analoghi (non identici) al senso di ciò che è spiritualmente creati­ vo. Per quanto diversi siano i modi d'espressione dei due sessi, in questo si ritrovano: la donna, allo stesso spirito, a cui guarda assieme con l'uomo e attraverso lui, aderi­ sce contemporaneamente dal profondo, dalla sua base essenziale, come da una base che ancora unifica in sè in modo immediato i contrari. Ed essa ne contiene quasi già una muta realizzazione nella suà vita fisica e trasfor­ ma, nella rivolta fisico-spirituale dell'erotico, l'eternamen- 126

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