Il piccolo Hans - anno I - n.4 - ottobre-dicembre 1974

della teoria. Come può l'« effetto» del modo di produ­ zione, il soggetto dalle membra infantili e femminili, di­ ventarne la guida razionale? E come è possibile che il « disagio» di contraddizioni sempre più acute non esplo­ da, malgrado tutte le terapie tradizionali magari addizio­ nate di mistica indiana o di captazioni orgoniche, in gesti incivili di terrorismo o in una recrudescenza di barbarie fascista? La dialettica servo e signore si inscrive nella lettera morta di marxismo e psicanalisi. E vi si inscrive non a tutte lettere ma per allusione, in un alludere che è « ac­ cennare nel discorso a un'altra cosa, che non è in esso del tutto espressa» (Tommaseo), da un ludere latino che dice se non lo scherzo, un gioco d'ingegno, un motto di spirito. Non decifrare l'allusione, non chiedersi di che morte muore la lettera, è restare prigionieri della se­ conda internazionale e del suo tradimento, nel partito re­ visionistico. La seconda internazionale sorge infatti a ri­ copertura del fallimento della prima. Una, due, tre inter­ nazionali. La prima internazionale è lo specchio che ri­ flette l'esibizione dei genitali di Marx e di Freud, _ specchio dell'unità del corpo e del corpus (dottrinario) proprio, stadio in cui si compie (Lacan) « l'identificazione all'imago del simile e il dramma della gelosia primordiale»: ca­ dono le teste di Proudhon e degli anarchici, cade la testa di Tausk e di Engels, affinché il nome proprio si interna­ zionalizzi dilatandosi a universale, i fratelli sono sacri­ ficati al nemico, resta solo il vangelo dell'affiliazione, nascono marxismo e psicanalisi come antropologie. La paranoia del nome spinge l'assunzione giubilatoria della propria immagine speculare ben oltre il diciottesimo mese di età quando il piccolo infans si precipita in una identificazione primordiale prima di oggettivarsi nella dialettica con l'altro e di avere dal linguaggio nell'uni­ versale la sua funzione di soggetto. Un secondo specchio attende l'individuo che, attraverso l'interdizione del <lesi- 13

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