Il piccolo Hans - anno I - n.4 - ottobre-dicembre 1974

la costituzione di monemi autonomi, è l'istituzione dei rap­ porti paradigmatici che queste entità intrattengono con con­ tenuti specificati, formalizzati e strutturati su un piano autonomo; ma se questo piano, lungi dal rispondere all'or­ ganizzazione logica di cui sognano le semantiche strutturali o generative, non è che un aggregato di rapporti di forze, di compromessi e di approssimazioni di ogni sorta, allora è la legittimità strutturale del rapporto significante-significato che si trova compromessa. Ci si ricorda che le semiotiche significanti di doppia arti­ colazione mettono in giuoco i segni caratterizzati da tre funzioni: quelle della denotazione, della rappresentazione e della significazione. La denotazione stabilisce un rapporto tra il segno e la cosa designata. E' la funzione referenziale. Essa implica o presuppone la realtà della cosa denotata. Di fatto, la denotazione è un pezzo forte della costituzione di una realtà dominante. Con la rappresentazione, è l'insieme delle sintesi connettive produttive che si trova ritagliato tra un reale denotato (o dotato di indice) e un mondo di imma­ gini, un mondo di icone rapp·resentative, figurative o rela­ zionali. L'insieme di queste immagini costituisce ciò che si è convenuto di chiamare il mondo mentale. La significazione risulta dalla messa in rapporto del supporto significante di questa rappresentazione e di questa rappresentazione stessa. In nessun caso il segno rinvia dunque direttamente alla realtà; esso è sempre costretto a passare per il mondo della rappresentazione. La concatenazione dei segni su un asse sintagmatico, la funzione di significanza, secondo Benvé­ niste, è inseparabile dalla funzione dell'interpretanza che or­ dina i segni su un asse paradigmatico, che li riporta al mondo dei significati e li mette definitivamente a distanza dalle intensità reali. Il giuoco delle significazioni, la loro prolife­ razione, il loro sfasamento rispetto alle rappresentazioni, per via dell'autonomia e dell'arbitrarietà del giuoco della batteria significante, ha per conseguenze contraddittorie di aprire delle possibilità creatrici ma anche di produrre un soggetto tagliato da ogni accesso diretto alla realtà, un soggetto pri­ gioniero di un ghetto significante, di cui Maurice Blanchot ha esplorato così bene gli effetti nel campo della letteratura. E' . vero che la formalizzazione dell'espressione significante si sviluppa in corrispondenza con una certa formalizzazione dei contenuti significati; ma sarebbe illusorio pensare che queste due formalizzazioni procedano - dallo stesso tipo d'in- 128

RkJQdWJsaXNoZXIy