Il piccolo Hans - anno I - n.4 - ottobre-dicembre 1974
ci sarebbe da scoprire un referente univoco, un invariante trascendente, non significativo, incaricato di rendere conto dell'insieme delle combinazioni significative. Si parte alla ricerca di una meccanica - non di una macchina, è molto diverso! - che fisserebbe i flussi, determinerebbe incroci, identificherebbe punti fissi, stabilizzerebbe strutture, darebbe il sentimento rassicurante di avere, infine, in mano qualcosa di un po' eterno nelle scienze umane e, nello stesso tempo, libererebbe i ricercatori dalla loro responsabilità politica. E' in questa direzione che si potrebbe forse afferrare un tratto comune alle diverse discipline che procedono da que: sto genere di metodo e trovare la chiave delle motivazioni di certi incontri, a prima vista poco evidenti, come quello della psicanalisi e del comportamentismo di Bateson, nel l'anti-psichiatria di Laing, quello di una linguistica dominata dalla fonologia diacronica e della psicanalisi lacaniana, quello della tradizione epistemologica e del marxismo d'Althusser. Non schiacciare le differenze tra le diverse macchine semiotiche, cercare, al contrario, di specificarle al massimo, non farle dipendere le une dalle altre, al modo, per esempio, di un Benvéniste che trae le sue conclusioni dal fatto che, ogni semiologia di un sistema non linguistico essendo tenuta a prendere a prestito l'intermediario della lingua, essa « non potrebbe esistere che con e «nella» semiologia della lin gua» 3 • E' in questa prospettiva che proporremo la classifi cazione seguente dei modi di codifica: codifiche a-semiotiche «naturali», semiologie significanti e semiotiche a-significanti. 1) le catene di codifica a-semiotiche «naturali»: Esse non mettono , in giuoco uno strato semiotico speci fico. Le catene di codifica, per esempio genetiche, sono co stituite basandosi sullo stesso tipo di materiale dei flussi biologici codificati. Non c'è differenziazione e autonomizza zione tra uno strato biologico, oggetto della codifica, e uno strato informazionale. Semplicemente, c'è specializzazione di un certo numero di elementi dei flussi energetici e biologici in vista di un lavoro di trasmissione e di produzione di codice. Poiché la materia dell'espressione non forma uno strato - una sostanza semiotica specifica - non è possi bile nessuna traducibilità diretta del sistema di codifica in un altro sistema. Il biologo che rappresenta graficamente le catepe di NRA e di DNA, traspone le strutture in un si stema di segni, produce di sana pianta un nuovo supporto 126
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