Il piccolo Hans - anno I - n.3 - luglio-settembre 1974
peut-ètre dans le non savoir, que j'ai représenté, que nous pourrons conquérir le droit à l'ignorance. Mais je ne pense pas que cela puisse ètre fait d'emblée. Je ne pense pas que nous puissions nous dérober devant quel que problème que ce soit, et je crois que ce courage à toute épreuve qui peut nous ètre demandé de toutes les façons, nous devons l'avoir aussi pour supporter ce qu'a peut-ètre d'épuisant, d'assommant mème, le travail de fourmi qui s'accomplit dans notre cerveau. +--·----.- 9 février 1953 1 Il testo qui presentato è stato trovato recentemente e inopinatamente tra le carte di Bataille. Esso è quindi assolu tamente inedito e neppure compreso nel piano delle Oeuvres Complètes. La sottolineatura come cancellazione della scrittura e degli effetti di lettura rende oggetto di riso la « perla d'intellettuale» che non sa se non riflettere su - sul già noto, sul già dato, sul già visto catalogato, approvato. Ci resta non da sottolineare il testo di Bataille ma da ·estenderlo in una pratica, che cerchi di fare del riso e del non sapere « il dato centrale, il dato pri mo, e forse anche il dato ultimo della filosofia». Preme solo, con un piccolo strappo esatto da una polemica non nuova ma oggi indispensabile in Italia contro ogni recupero o da parte oppo sta liquidazione di un Bataille preteso « mistico» o idealista, preme solo, diciamo, «sottolineare» che nella dialettica tra riso minore e riso maggiore, come in quella tra gioco minore e maggiore (di cui è traccia nelle « Conférences sur le non savoir» pubblicate appena dopo la morte di Bataille nel numero 10, estate 1962, di « Tel Quel.»), si tratta di mettere in causa le assise del sapere formale insieme ai suoi effetti di supporto della logica servile del riconoscimento. Non è questione certo di un elogio reazionario delFignoranza ma di un interrogarsi rischioso intorno al non-dire delle masse e alle condizioni del l'egemonia. A prescindere dal già fatto, in questo stesso numero della rivista, intanto, vediamo nella categoria freudiana di « motto di spirito», appartenente al dominio indagato da Ba taille del risibile, la « forma semplice» (Jolles) di una strate gia che, attraverso una riconsiderazione critica del rapporto Marx-Freud, rilanci al soggetto rivoluzionario la battuta che a-domanda-non-risponde per scatenare invece l'offensiva del comu nismo. Questo per dire anche che se di religione si parla nel testo di Bataille è solo nel senso di una neutralizzazione del- 112
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