Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974
1 sé fetJicista, fino ,a disperarne, ,a volere urn simulacro ,a somiglianza di Vanessa e dentro vi vuotasse l'accumulo dell'im? No: l'unghia l' , avev,a gettata v , ia, fa fa1oe sottile d'unghia, l'unghia di luna, nel vuoto di una sopraele vata corsa da un treno metropolitano . L'icona curva della forma che ritrovava sempre se stessa l'aveva al lontanata da sé. Ora morto e non morto, mortale e immortale, allonta nata l'immagine curva dei colori che ci sono anche nel buio tiepidi, felici, insostituibili ma che distolgono dal l'ira, avrebbe concentrato la violenza della propria sin golarità accordandola forse a quella di altre. Armoni camente. Armonicamente programmate. Ognuno avreb be trovato in se stesso la ragione dell'armonico pro gramma. « Un'anima non può leggere in se stessa se non quello che è rappresentato distintamente e non potrebbe svolgere d'un colpo le sue pieghe perché vanno all'infinito ». A dire ciò, citando anche dal testo classico e insospettabile, a dirlo con intenzione Camilla sapeva che avrebbe destato scandalo. La questione delle pie ghe che vanno all'infinito pareva grave: ma cosa vuole conoscere costui se il suo essere è immutabilmente sta tico? Egli risponderebbe che il suo essere era sociale e che determinava la sua coscienza. Eterno, eterno ri badiV1aino gli al , trii 1 soavi o ,anche apocalittici mostrando libri scritti, con molti capoversi miniati e numerati. Hai un'anima, un nome e il culto dei morti, aggiun gevano, le pieghe non vanno all'infinito. Tutto è già stato detto burocraticamente. Aveva udito Opi camminare nel giardino sul far del la sera. Aveva avuto paura del suo potere precostituito, presunto immutabile: lo cacciava lontano dai frutti e dalle fronde che prendevano dal crepuscolo l'ombra e la dolcezza . 92
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