Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974

concedeva l'amore eterorganico con oggetti e la rassicu­ razione del linguaggio materno e della irresponsabilità: negava invece i frutti di quel giardino fruttuofrondoso dove egli camminava sul far della sera, in cima al mettal­ lo e al cristallo svettanti sulla città. Camilla uscì e comprò una pistola. Opi non negava le pistole agli uomini dai movimenti incompleti: che 1e ,amassero insieme ,agli ,altri oggetti lucenti che egLi consentiva loro . Era una calibro trentotto tozza il cui peso prometteva violenza. Inserì accuratamente i proiet­ tili: anche il loro piombo pesava nelle dita prima di infi­ l a rrsi oon dooilità meocainioa nelle sue sedi. Ma uccidere Opi semplicemente sarebbe stato un atto privato inconseguente perché un altro avrebbe pre­ so il suo posto con il potere di togliere. Non doveva essere un omicidio ma una distruzione: per questo do­ veva essere comune a tutti coloro cui Opi toglieva. Il coraggio dei colpi l'avrebbe avuto lui, o forse anche altri; la volontà doveva essere collettiva. Ed ecco che Camilla parlò agli uomini che con lui avevano lavorato in cima al metallo e al cristallo sulla città. Alle dipendenze di Opi, da quella agenzia si parlava il linguaggio materno agli uomini dai movimenti incom­ pleti garantendo loro la rassicurazione degli angoli delle cucine vaporose e il tepore molle dei petti delle madri. Di lassù Camilla aveva parlato senza incertezza il lin­ guaggio regressivo e a volte le spimli della sottoevo­ luzione lo avevano attratto vertiginose offrendogli sof­ fici cadute all'indietro rosa-tiepide. Ma, diviso, era anche angosciato dal fascino semplificatore della stupidità. Egli guardava spesso gli uomini cui parlava il linguag­ gio delle madri e l'orrore suo era che esso gli cantava dentro la sua imbecillità e la sua grandezza. Le madri si alzavano ninnanti gloriose, evocate da lui per quegli uomini i cui movimenti pareva che non riuscissero a compiersi eppure i loro passi si avvicendavano e il modo 88

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