Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974
nel principio come sta scritto in Giovanni. Nell'informe e nel vuoto c'è il segno, il codice già pronto per l'infor mazione». Dette verso Camilla uno sguardo breve, diffidente o insicuro, poi gli occhi girò da una parte come i cani quando non sostengono lo sguardo dell'uomo. L'amore tra uomini e pesci non è possibile voleva dire Camilla e non ne ebbe il coraggio. Il pescatore continuava a guar dare caninamente da una parte. Il misterioso coagulo .codificato li teneva ostinatamente saparati. Aggrottò le sopracciglia, strinse e rilasciò le labbra in una mimica che coinvolse le guance e il mento. Riportò gli occhi su Camilla e proferì suoni oscuri, Camilla capì che non c'era niente da capire e rispose con impenetrabili fonemi. Ognuno guardò le proprie scarpe con abbattimento. Sbi gottiti misero le mani in tasca, esaminarono distratta mente l'intorno, finirono per guardare caninamente da parti diverse. Ansiosamente il pescatore gli si rivolse prendendolo per una manica: « Dovetti tornare alla nave. In quei pochi giorni che restavano andavo dalla sirena in tutti i momenti in cui mi era possibile. Lei mi aspettava tra gli scogli. Ripetemmo spesso la fecondazione. Poi la nave .salpò e per due anni non mi fu possibile tornare a quel l'isola. Con i risparmi ostinati che avevo fatto comprai una barca a vela non molto corsiera, che teneva bene il mare. Salpai dal porto più vicino e dopo dieci giorni di navi gazione, sfruttando certi venti, avvistai l'isola. La girai tutta, era deserta. Entrai di bolina in una insenatura con il solo fiocco ma ad una velocità voluta dal tremore e dall'ansia. Riuscii a evitare scogli affioranti. Mollai la scotta e corsi a prua ad ammainare la vela. Il bulbo si incastrò nel fondo e io caddi in acqua. Nella opacità verde vidi una forma infantile e un guizzo di pesce . Uscii dall'acqua e correndo sugli scogli cercavo nella traspa- 73
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