Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974
Si comprende che l'assenza di danaro pone un rap porto all'oggetto mancante per cui, senza sopprimerne la possibile individuazione, introduce una certa assenza all'interno della rappresentazione presente. D'altra parte l'animale impagliato, una volta acquistato, avrebbe fatto violenza allo scarto che la mancanza introduce in un certo modo del suo essere assente Questa assenza rimanda all'enciclopedia per cui nella famiglia dei pellicanacei si trova il nostro pellicano. A un vuoto nel reale risponde un esserci nel simbolico, specificato come livello del linguaggio. Nello stesso tem po la mancanza del sostituto universale, del danaro, mancanza a livello simbolico, mantiene il vuoto nel reale. Il danaro e la sua economia gratificante del dono resta estraneo all'oggetto a cui in questo caso non accede. Manca danaro. Il desiderio di conoscere l'oggetto si mantiene per la fuga del significante sulla catena del linguaggio e della struttura metonimica (la famiglia dei pellicanacei). Il referente è in un rapporto immotivato con il significante. Lo scarto che vi si mantiene confe risce al significante la forza per cui il soggetto si pone la questione di sapere la posizione del suo desiderio. La scrittura si mantiene a una distanza due volte ripetuta dal referente assente, per la posizione specifica alla lingua, « il segno linguistico unisce non una cosa e un nome, ma un concetto e un'immagine acustica» (Saus sure), e perché in essa introduce la conoscenza di quella assenza come il modo con cui mette in opera la combi natoria del mosaico significante per cui il soggeto suben tra nel discorso in abisso, cioè nel vuoto, nel posto vuoto di referente. La specificità dei codici alla cui attraversata si pone la scrittura è il supposto che consente a questa di muo versi in una scacchiera molteplice; formalizzando il per corso essa si sostiene con un gioco interno alla struttura 42
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