Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974
do eminentemente putrescibile, con la sua testa da pel licano-. Il nome è detto alla quarta cifra, leggibile in seguito all'enunciazione provvisoria delle leggi della metamor fosi: animalizzazione, morte, corpo frammentato, putre fazione liquida. Dopo due rotture la strofa continua con altre due, esse possono essere chiamate così solo per comodità poiché tutta la tessitura della strofa ne è infarcita come un elemento costitutivo, queste a loro volta inscatolate l'una nell'altra: siamo di fronte a un percorso partico lare, spezzato e moltiplicato. Possono essere reperiti almeno 4 livelli a cui fun:ziona il discorso: 1) un récit di partenza che fa l'approc cio di alcuni oggetti e dei loro movimenti; 2) e 3) due diverse posizioni di rottura che potremmo dire struttu rali in cui si muove il récit del soggetto e il récit della letteratura. L'uno come intervento questionante, l'altro - come evidenziazione della finzione in cui i livelli di di scorso sono situati; 4) l'introduzione di un nuovo récit: - E' morto da poco, quasi sconosciuto...-. - Lo vedevo ora, l'uomo dall'encefalo sprovvisto di -protuberanza anulare!- Non era un matto, né un cor- morano, né una fregata -. Ora, dopo queste 3 nega zioni, e le 4 metafore impossibili, l'oggetto della meta·morfosi si mostra in tutta la sua naturalezza. Quale naturalezza? Non è l'animale impagliato sulla tavola, è la natura del codice che permette, ora, tale nomi nazione non naturalistica, è solo dopo aver indicato il pericolo della conoscenza trasparente ed essere passato per l'enciclopedia del Dott. Chenu che il pellicano è un uomo senza protuberanza anulare, è un pellicano scritto · per caso in casa nostra, « chez nous», nel nostro lin guaggio materno, parlato, e solo, ora, in grado di essere nominato; scrivevo oro, oro in casa nostra, danaro e lingua. 41
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy