Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974

la perdita dell'integrità posteriore, poi davanti ma sve­ nuta, infine ispezionata e frugata da un monaco proprio attraverso il sacramento della confessione. Lo stesso ful­ mine di Dio compirà l'opera entrando per la bocca e uscendo per la vagina, ma rispettando perversamente il culo. Lo scambio epistolare tra Dio e l'anima culmina nella morte, ma lascia sempre intatta l'ultima verginità del corpo. La coppia è la famiglia e il divorzio, lo spo­ stamento del troncone miserabile dalla porta di una chiesa a un'altra, per l'elemosina di uno sguardo. L'oc­ chio è la danza. Le strutture elementari della parentela. L'atteggiamento di Sade verso la famiglia è apparente­ mente contraddittorio: dapprima ne auspica l'abolizio­ ne, perché le donne possano come gli uomini godere del loro corpo e perché i figli non si estraneino agli interessi della patria; in un secondo momento esalta l'incesto perché « estende i legami della famiglia e rende per con­ seguenza più attivo l'amore dei cittadini per la patria» (cfr. La filosofia nel boudoir, Milano 1974). Ma si tratta di due diversi concetti della famiglia. Da una parte la famiglia di coppia, la famiglia nucleare borghese che sottopone le relazioni tra i sessi e l'educazione dei figli alle esigenze di conservazione del modo di produzione capitalistico . Dall'altra le strutture di parentela, il labi­ rinto mitico delle relazioni basate sull'economia del dono e sullo scambio delle donne. La coppia, morte e incanta­ zione (l'enchanteur pourrissant). La parentela, complot­ to, organizzazione, irrisione, arte della guerra. Incesto e sodomia, in Sade, rompono il rapporto di coppia e stringono quello di parentela. Incesto e sodomia insor­ gono contro il discorso, la comunicazione virtuosa in cui si ricuce incessantemente la verginità della coppia. La pagina che, in questa operazione, viene voltata, è quella bianca in cui si inscrive l'esperienza del maestro. Sotto la volta della voce insegnante, gli alunni oppressi si 21