Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974

guerra; lo sguardo, fuori dai recinti di mura, spazza sem­ pre di nuovo il vuoto delle piazze, cerca il corpo ricom­ posto a cui la voce fa difetto perché si è esaurita, nel servizio all'ideologia, sulla scena scolastica. Ogni ristrut­ turazione capitalistica non fa che rendere più compatto, e vulnerabile, il corpo acefalo che la lezione di ideolo­ gia ha oscenamente aperto alla scienza materialistica. L'inganno del desiderio dell'insegnante prepara la rivo­ luzione. Il silenzio delle masse raccoglie e condensa tem­ pestosamente il mutismo della classe. Nemmeno di not­ te, lontano dalla scuola, è possibile all'insegnante sod­ disfare il suo desiderio. Egli si sforza di evocare le alun­ ne che lo hanno provocato a disfarsi in parole invitanti: il loro sguardo lo perseguita, dopo averlo ingannato sul suo desiderio di insegnare-inscenare, gli negano anche la soddisfazione del sogno. Egli rimane nella reverie, im­ potente a destarsi o dormire. Desiderio e sogno sono intercettati e vinti dallo sguardo. Nell'ora di lezione la parola si allaccia alla parola, perché non si dia lo spa­ zio del lapsus. La parola è separata dalle sue pause, l'in­ tervallo si addensa tutto da una parte e dall'altra si anno­ da un discorso ininterrotto. Ma finalmente tutto il di­ scorso dell'insegnante, parola piena, entassée di risposte presunte, scivola nel lapsus di un sonno senza sogni. Che cosa sogna l'insegnante se non le domande e le risposte, il troppo pieno del discorso che gli impedisce di dormire veramente o il sogno d'esame in cui è lui a fare cilecca o a truccare il risultato? Il non-sapere della classe si vendica del sapere dell'insegnante impadronendosi del suo sogno, come ha illuso il suo desiderio. L'insegnante non è solo !'in-segnante e l'inscenante, è anche l'inso­ gnante. In quanto inscenante è separato, corpo smem­ brato e putrefacente, dal suo desiderio, in quanto inso­ gnante è separato, contabile dei detti, dal suo sogno. Lo sguardo freddo della classe penetra fin dentro la sua notte che gli moltiplica contro l'oscenità dei suoi 17

RkJQdWJsaXNoZXIy