Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974

sulla scena così prodotta un dramma ben diverso. Il soffio dell'insegnante gonfia uno spazio che non è quello della casa nè quello dell'ufficio, ma quello di una scena su cui si svolge, qualunque cosa venga detta, una rap­ presentazione immorale. Lo sguardo della classe isola la voce dell'insegnante nella sua ripetizione puramente ideologica. Di fronte a lui, il corpo insegnante si disfa in una nudità oscena. Tutto è mostrato, clitoride, testi­ coli, sperma bavoso, fentes de l'ordure, il flusso di parole si trasforma in un fiume di rifiuti. E l'oscenità in ginoc­ chio di fronte al non sapere, alla potenza inespressa della massa, non ha di fronte a sè che l'occhio: occhio che trasmigra dal cavo orbitale al seno, alla vagina, ai coglio- ni, alle mani, al culo. Il corpo discente è pieno di occhi. -:1 • Un cadavere gonfio di fiato, un corpo vivente irto di occhi: oscenità e pornografia si fronteggiano rabbiosamente nel- l'ora di scuola, sia che si tratti di storia o di filosofia, di lingua o di psicologia. L'oscenità insegnante apre anche gli ultimi recessi del corpo, la bocca docente vomita prodotti escrementizi. La pornografia discente fa migrare la gonna dell'occhio su tutti i punti del sapere curioso. E la voce che interroga orecchie, bocche, ginocchia, tro- va sempre l'occhio a interdire una risposta, l'occhio migrante che da ogni punto del corpo insipiente rinvia la corruzione del corpo sapiente. Si combatte una lotta tra pornografia e oscenità, nell'ora di scuola, dove l'osce- nità è sempre in ginocchio di fronte alla pornografia. Eccolo dunque, l'Emilio innamorato, « eccolo dunque a darle lezioni di filosofia, di fisica, di matematica, di storia, di ogni cosa, insomma. Sofia si presta con piacere al suo zelo, e procura di approfittarne. Quando può otte- nere di dare le sue lezioni in ginocchio davanti a lei, come è contento Emilio! Crede di veder aperto il cielo. Però codesta posizione, più incomoda per la scolara che per il maestro, non è la più favorevole all'istruzione. Non si sa allora che cosa fare dei propri occhi per evi- 15

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