Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974
: presso» significa comunque anche « a lato», e parà _ preposizione non regge solo dativo e accusativo (il moto -a luogo), ma anche genitivo (il moto da luogo). E' nell'ambivalenza della preposizione greca che la - scrittura mette in gioco il suo rapporto alla classicità .borghese. Il libro di Finzi Ghisi è tutto una promessa non man- 1tenuta. La promessa di una trama gialla che potrebbe legare fin dal primo capitolo la religiosa al misterioso ·capitano che invece scompare dal libro fino alle battute · finali . Salvo, beninteso, i trucchi del mestiere (del vec,chio mestiere, di alimentare un'attesa presto ricompen:sata, e del nuovo, di illuderne una senz'altro frustrata): « Ma... e il capitano?», sussurrò Suor Maria Beatrice del!'amore misericordioso. « Taci», replicò bruscamente Suor Chiara Raffaella della sacra famiglia. « Sai benissimo che non è una cosa che ci riguardi». (cap. XIX) . E la promessa di una seconda trama che a capitoli :alterni segue la prima promessa con lo svogliato e an' noiato borbottio di un salotto borghese innamorato. E nella frustrazione (il silenzio dell'analista alla do manda dell'analizzante, il silenzio che di domanda in , domanda rinvia l'analizzante al punto zero del suo desi' derio dove l'oggetto si è perso - oggeto a - e il sog: getto ha iniziato a fuggire sulla catena dei simboli e su ,quella delle identificazioni immaginarie all'Ideale del l'Io), nella frustrazione di una fine che si avvicina senza , che le due storie si congiungano, le due promesse non · m an t enute si risolvono nello strano sospetto che di pro messe non ne siano mai state fatte. Che il tempo che ha : scandito l'attesa sia tutto a parte subiecti e il libro rac colga appena i detriti sparsi di un divenire sgretolato {a parte subiecti, ma quale soggetto ha potuto ricostrui re una temporalità? quale topos del soggetto diviso in- 137
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