Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974
38 « Sul problema del realismo: l'opinione comune è che · un'opera d'arte sia tanto più realistica, quanto più facilmente ., è riconoscibile in essa la realtà. A ciò io contrappongo la definizione che un'opera d'arte tanto più è realistica quanto più riconoscibile è in essa il modo con cui viene padroneggiata la realtà [...] e non è lecito attenersi alla forma e limitarsi a con l;rontare un'opera con un'altra secondo la forma e a distillare da tutto questo una forma realistica, ciò è puro formalismo, .anche se la forma in questione è tratta da un'opera realistica », Arbeitsjournal, cit., p. 142 (4-8-1940). 3 9 Marxistische Studien, in op. cit., p. 76. 40 Scritti sulla letteratura, cit., p. 237. 4 1 L. Kofler, Geschichte und Dialektik, Darmstadt und Neu- wied 1972, p. 170. 4 2 Ivi, pp. 247-48. 43 Marxistische Studien, in Werke, cit., 20, p. 76. 44 Arbeitsjournal, cit., I, p. 28 (10-9-1938). 45 La pluralità delle forme implica la loro relativizzazione, Osserva molto acutamente P. Chiarini a proposito della « rivo luzione einsteiniana » in letteratura: « In senso metaforico si potrebbe infatti dire che Brecht cerchi di introdurre, nel suo progetto estetico, la dimensione della ' relatività '. Fermo re stando il principio oggettivo della realtà sociale, variano (sono, cioè, ' relative ') le maniere per rappresentarla e iscriverla in un discorso coerente. Donde la polemica contro il concetto lukacsia no di realismo, troppo 'angusto ' e normativo è legato a deter minati modelli [...] », Brecht, Lukdcs e il realismo, Bari 1970, p. 46.
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