Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974

tellighenzia progressiva - e quindi interessata all'eman­ cipazione dei mezzi di produzione - Brecht ha coniato il concetto di «cambiamento di funzione» 2 • Per Benjamin il nesso che un'opera letteraria stabi­ lisce con i rapporti di produzione è da vedersi come «posizione» o «funzione» dell'opera stessa all'interno di questi. La tecnica esprime questa posizione e quindi offre il punto d'attacco dialettico che consente di supe­ rare la sterile antitesi di forma e contenuto (un'antitesi ancora presente in Lukacs). Nel progresso o nel regresso della tecnica letteraria (e non c'è dubbio che, come avverte lo stesso Brecht, il realismo lukacsiano implica appunto un regresso) si mi­ sura la «tendenza» di un'opera, anche se questa pre­ sume di restarne immune, poiché esiste un rapporto di dipendenza funzionale tra tecnica e tendenza. Una ten­ denza progressiva mira a stabilire uno spostamento di funzioni o addirittura un ribaltamento (la Vmfunktio­ nierung brechtiana) del nesso ausiliario di rifornimento ideologico che l'opera letteraria o artistica istituisce auto­ maticamente con gli apparati e coi rapporti stessi di pro­ duzione ed è su questa base che emerge il valore d'uso rivoluzionario come categoria decisiva in ordine alla no­ zione di realismo. In questo modo si viene a intaccare decisivamente la letteratura come monumento istitu­ zionale a presidio dell'egemonia borghese e quindi, attra­ verso la trama sottilmente ramificata delle interrelazioni ideologiche, il momento della letteratura come funzione interna all'apparato di autoriproduzione ideologica dei valori permanenti e intramontabili della humanitas bor­ ghese. La letteratura come geroglifico la cui indecifrabilità nasconde il suo oggettivo rapporto di solidarietà con i rapporti di produzione si scioglie così dal suo «arcano» sotto il profilo della sua funzionalità ideologica, della sua condizione di mezzo di produzione ideologica. In questa 117

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