Il piccolo Hans - anno I - n. 2 - aprile-giugno 1974

-cancellazione è condizione della scrittura. La tabula rasa non è un foglio bianco. Esistono altre suppellettili: carte _geografiche, cestino della carta. Le carte geografiche sono .arbitrarie, precedono sempre le ultime modificazioni di frontiera, eludono/elidono l'ultima guerra. E' sempre incerto se Triste appartiene all'Italia o alla Iugoslavia. E incerte sono l'Italia e la Iugoslavia. Nella carta del mondo non si sa mai dove si arrestano veramente i con­ fini della Germania. Le carte non marcano i progressi - della volontà di potenza, ma l'indeterminazione dei con_ fini dell'impotenza. Le carte sono due: politica e fisica, - divise l'una dall'altra. La carta politica è priva di monti, fiumi, montagne, è fatta unicamente di nomi. La carta fisica è vuota di nomi, sfumata di colori dal marrone .scuro all'azzurro pallido. La prima si annulla nella gra- fia piccolissima dei villaggi, la seconda nella tinta quasi bianca dei fondali affioranti. L'ultima guerra è insieme .la fine di tutte le guerre, pace universale, e la più recente <lelle guerre . Il mondo oscilla tra il deserto delle marine - e il pulviscolo dei nomi. Nello spazio tra la carta fisica - e la carta politica, scienza e esperienza, Descartes e Lo- ·cke, si combattono per una lingua di terra e in questa :guerra, in cui la percezione sempre più « piccola » sfiora .la soglia del nulla e la riflessione manca continuamente il cogito, il dubbio non ha niente di metodico. Tra le , carte e tra i banchi vola una mosca che ha il cattivo _gusto di posarsi sul labbro dell'insegnante per rivolare scacciata sulla mano dello studente che piglia appunti. Anche la mosca fa parte delle suppellettili scolastiche. Come il microscopio e la macchina da proiezioni. In una -continua induzione del sonno, in una reverie che non lascia né pensare né agire. Tantomeno sognare. Tra le due carte, l'ora di scuola è legata allo sforzo di dormire o destarsi. L'insegnante chiama al risveglio, ma la sua voce, nell'ora di scuola, non parla che la lingua di terra: indica la mappa politica del reale, ma non incrocia lo 11

RkJQdWJsaXNoZXIy