Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

delle operazioni dello spirito, salvo riprenderle su un altro piano», « gli intellettuali che fanno della lettera­ tura di propaganda sono cadaveri perduti per la forza della loro stessa azione». Mao Tse-tung: « I nostri com­ pagni, debbono assolutamente studiare la lingua (...). Noi ci opponiamo risolutamente all'utilizzazione delle espressioni morte» . Artaud: « La parola è mummificata. Ciò conduce a mettere in causa direttamente il linguag­ gio della parola, quale viene concepito attualmente in Europa. - Posizione materialistica. Costantemente, violen­ temente riaffermata da Artaud, trova il suo ancoramento nel corpo organico (rimando al testo di Sollers « La pen­ sée émét dts signes »). Engels, in Ludwig Feuerbach: « La grande, fondamentale questione di ogni filosofia e specialmente della filosofia moderna, è quella ... del rapporto fra pensiero ed essere, fra spirito e natura. Quale sia l'elemento primordiale...» Mao Tse-tung: (Da dove vengono le Idee Giuste) « E' il primo grado del passaggio dalla materia, che è oggettiva, allo spirito che è soggettivo, dall'essere al pensiero...». Artaud: « E' or­ mai universalmente capito, dopo non so quanti secoli di cabbala, di ermetismo, di mistagogia, di platonismo e di psichirurgia che il corpo è figlio dello spirito (...) Come se non ci potesse essere corpo se prima non c'è stato da qualche parte spirito (...)». Qui il dissenso filo­ sofico con i surrealisti è fondamentale. Breton: « Il pri­ mato della materia sullo spirito, oggi ancora mi dico che un tal principio non può pretendere d'imporsi se non come articolo di fede». Bataille, davanti a questo agnosticismo reazionario, ha messo in evidenza in modo definitivo gli schemi pre-materialistici che sottendono l'ideologia surrealista (« La vecchia talpa... ») mostran­ do che tale valorizzazione, in Breton, dell'alto rispetto al basso, della poesia, del sacro, dello spirito rispetto al corpo, degli strati intellettuali rispetto alle masse 85

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