Pensiero e Volontà - anno III - n. 15 - 1 ottobre 1926

PENSIERO E VOLONTA' (< C•o11v_i1:1cthoe ogni nazione ha il proprio ~.\se1e, la -propria coscìenza 1 che risulta dal~ l'indo_l~ del popolo, ,dàlle · 'tra~.izioni, dallè concl1z1oni presenti, dalle aspirazioni ad un ~vveuir€, e che .la _r-ivoluzione altro non è che la liber~ 1nanifè~tazione di queste facoltà na~ zionali, non tras1nissibili da nazione a· nazione, co111epon lo· sono fr:a gli uon1ini, i.ntesi rip~gn~nza per quegli scrittori che vogliono concedere tale suìJremazia alla Francia, da djstruo-o-ere affato i principii · della rivo1uzio- . i:-.~ 1-ie che essi stessi pr-oipng,niano ». (Sa,ggi sto1·-icì, vol I, pag. 1). # · Per L'Italia de_l Popolo di Losanna non sarebbe male f.are ciò che il prof. IMenghini eosì intelligentemente ha fatto per l.Ja Giovine -Italia çli Marsiglia di quindici anni pri ma ,(così interessante, non più. tanto per gii scritti· di Mazzini ripubblicati rÌjpetutamente, ma per gli articoli ignoti ai ·più cli altri col-= laboratori, · con1e il Buonarotti, il Sismonr t11 t:cc. Il •prof. Me.11-ghiniha ripubblicato integralmente i fascicoli della ,(;io~a.ne· Italia, arr1cehendola di n1olte note bibli,o.grafiche e storiche; perchè non si potrebbe fare la stessa ~osa per L-'.Jta.lia del Popolo? Così si avr~bbero anche gli scritti minori d~ Pisacane, non staccati e riuniti, con criteri arbitrari 1 m.a lasciati nel loro quadro storico ed intellettuale del tem'l)o. , . J\1a torniamo ai n6'Stri « 8agg1 ,, . .. Dei" quattro volumi (di tormato 21 x 14, con copertina verde scura), i primi due furono editi a Genova, con1'è detto sopra, dallo• Stabili1nento Tipografico Nazionale di certo AntoiJ?•ÌoDe Barbi_eri, nel 1858 : vale a dire subito l'anno dopo l.a fine eroica di Pisacane e dei ~uoi compagni. Gli altri q.u.e volumi, invece, il III e il IV, furono pubblicati nel 1860 a ~1i1ano, nella tipografia di Pi,etro Agnelli. I1 pr1m-o volume è di pagg. -102, il secondo voiun1e di ·pagg. 179, i1 terz~ volume di pagine 18.9, ed :il quarto e ultimo di pagg. 168. Gli editori vi hanno aggiunto, .. in appendice. il « Testamento politico» scritto. dai Pisacane alf atto di 1partire per .l'imipresa ~i Sapri. Nell'esemplar,e che ho sot.t'occhio vi sono,- specie .nel prim-o e nel terzo volume molti segni in lapis, a f.ì.ancq.,dei prani p~ù caratteristiC4lment-e antidinastici, o antimazzitrianf, o socialistici; e in fondb, sempre a 1api~; anA nGtato il numer,o ,delle 'Pagi111esul Piemonte, sugli Stati lJniti 1ecc. citabili o da ripartare, _probabilm~nte di mano di C.afiero. ' Bibliot ca Gino Bian o ------- .. f?~ 1 secondo, vol urne ogni s~ggio porta sul f.rontisp·izjo ·r i~tç~no ·p~r epigrafe qu_este pa ·· iole <li Gio.rda_no Brun,o : « Non temete nu()- tare· contrq jl ,torr,ente; è d'un'anima sordida pensa~e -c~tile il vQlgo ·perchè' i~• V·?l2:o ·è_ 1fl, 1nagg1oranza ». , . _ - ~· Nel primo yolumé il Pisacane dà il « Dise-- guo del t'opera», <li cui ho· rìportato sopra ~lcune parole· de1la prima pagin•a·.. 'Egli dice· c4e la cagione principale ch,e lo determinò a; quel lavoro fn il bisogno di formar~i U11 con ... vincimen to che poi fosse norma delle sue azioni e sem'l)re l'avesse man1tenuto negli s_tessi prqpositi. Egli vi cita cohle suoi autori; il ~lachiavelli, H Vico, il Pagano e ir Roma ... gnosi. ed in. -specie· dagli ultimi tre si senti' rischiarato i'intell~tto, fjno a-d apparirgli ìn. un ordinato insi,eme, ciò che prim:l sembravagli scon'llesso e confuso,. Egli definisce 10 sua impresa così: determinare l-'a.vvenire d)I, talia, sti~diandone il Passato, e se1:z1 -irnba-· !)'iardire la nostra recisa nazionalità. (Vo.lu.. me I, v~g. 7). .. Il Saggio Primo ha per· titolo: Cenno Storico d'Italia .- il quale in ci;niqùe caipitolf riassun1e la storia. italiana fin da.Ila preistoria· e dalla ~eggenda, anterior"i' ai Rornani, per venire fino agli ultimi rivolgimenti dei tempi s1:-101(1850). La ripubblicazi,one di q'Uesto· saggio non mi par:rebbe inutile nep,pure oggi, benchè 1) prog,resso degli studi stoii~i dai tempi del Rom,agnòsi e del Sismondi fino açf • I ·oggi abbia modificate !Parecchie opinioni,. r~e meno. attendibili alcupe ipQtesi, e sviluppate e ,rese possibil~, anche dal pUi11todi vista tivoluzionario, p1u numerose considerazioni.'· Pure il riassunto del Pisaoone serba 1nolta della ·sua ·originalità, s:pecie man 111ano che egli si avvicina ai tempi moderni e contemporanei. · Dei tem1 pi di Roma Pisacane analizza le ragioni della _virtù primitiva e della suss~guente corruzione. Egli queste r~gioni le vede in qu-ellq che più tardi fu chiàmiato determinism,o· economico : « Son,o le leggi economico sociali che tutto assorbono, çh,e Ì1:}tto travolgono ner loro vortici: il diritto di pro..: Prietà il{irnitato, . 0vvero il · diritto di pos-· sedere Pit<- del bisognevole, nientre altri· man• ca del necess,a:rio, fu la sola cagione per Ct.11 radder_o in <liss-o]uzione i_ Romani. come già, ,per la ragione stessa era avvenuto ai ìVL9.gno-· Greci». (Vol. I, pag. 32). Poco -più innanzi (pag. 33 .e 34) e:gli nota che il prin~ipio d'autorità dalla crèscente disuguaglianza economica veniva raffo'i;-zzto, e J

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