Pensiero e Volontà - anno III - n. 9 - 1 giugno 1926

• J fENSIERO -E VOLONTA' 2ù5 qualche volt-a anzi la prima può. direttamen– te o indirettamente, facilitare la seèònda .. Io sono perfettamente d'accordo quindi col mio _amico che b:i:s9gna <( cooperar:e alla; mag– giore unione possibi1e fra anarchici di tutte le tendenze >!. ma cominciando con la unione deì compagni che sono della tendenza .che• repu– tiamo più viéina alla verità, e non sfasciando anche q_uesta. S'uniscano · fra loro quelli che son già .d'accordo sopra. un determinato pro– gramma teorico e tattico (per esempio quelli dell'U. A. I.); ma conservino rapporti di buo– na vicinanza. anche coi compagni dissenzienti e relazioni .di amicizia che consentano, se pos– sibili o necessarie, .ai tre forme· di attività su qualsiasi altro terreno.· Mi par ta~_to sempli- ce! · Ciò che importa, questo sì, è che le questioni di metodo ,e i dis.sensi dj idee n·on mascher1no o non sexvano a mascherare ·in. un campo o - ' . . nel.l'altro, rancori personali vecchi o· nuovi,. rivalità .d.i .caI?pella. vanità o spirito di con– tradizione a tutti i costi. tendenze egemoni– -che o mono.polistiche, questioni di bottega, ecc. Ma io· .ore.do e spero che ciò n.on sia nel ca,,so nostro.; .chè s.e così fosse, i danni lamentati _'o temu.ti si avrebbero -in ogni .caso. ci ·sia o non -ci sia questa o ·quell' ouganizzazione; e tutte· le iniziativ.e finirebbero coll'esserne guastate· · ,o mandate .a gambe all'aria. Ma su questa i– potesi~ ri-weto., ~ del tutto inutile ·s_offerma,,rsi. ,r Nel nLLmer,o scorso. nel· mio articolo eulla ,(( organizzazione anarchica », a T)ag. 173, sulla .ii.ne. della.· prima colonna e il principio della .seconda, il _proto. ha lasciato indietro un paio ,di ,rigihe, e .ciò rende incomprensibile il senso. Io· .p,r..ofitto della corrèzione che debbo fare, !Per farne -una seconda d'un errore in cui so– iilO .incorso io, quando ricopiando l'articolo ver· man.àa :rJ.o al tipografo ho lasci~to indiètro tutto un :capoverso. che pure era necessario a -eomvletamento del mio pensiero. Ecco come deve essere completato il capoverso con cuì · termina la seconda colonna e comincia la se– 'Conda (pag, 173) : <( Nqn discuto qui le ·loro intenzioni, ~-he potevano •essere nobilissime, come indisputib1li i meriti che avev_an fatto ·acquistar loro un '<:erto predominio. Ma nelP-1.nteresse del rnovi_– mento anarchico non si può negare la supe– riorità del ti.PO d'organizzazione a base col– lt.tti va ( cioè pattuita volontariamente e consa– pevolmente da tu.tti j compagni associati) sul- 1 'altro d'ispirazione persçmale, d'una organiz– :zazione inconsapevole cui 1 co:qipagni aderì- séono per se~plice legge d'attrazione. Non s1 può· negare che il primo- tipo sia più liber– tàrio del secondo, non solo· perchè _più--rispon– dente alla volontà dei singoli organ~zzati, ma anche perchè può meglio educare questi, a sa– persi organizzare liberamente da sè e a vive– re una vita collettiva. sia pure ristretta, senza ti,utorità. · <( Specialmente nel ms,vimento anarchico, che è povero, e non può avere molte attività ihdividuali che superino la cerchia dei luoghi in cui si sviluppano. nè molti conferenzieri, . nè molti giornali, - il ~he neutralizzerebbe almeno in ,parte, con la molteplicità delle i- - · . niziative, _il ,Pericolo degli accentramenti, - r org~riizzruzione è . proprio il miglior mezzo per _èvitarP. il ceritralismo e l'autoritarismo, la . irresponsabilità e l'arbitrio individuale, che vanno a danno· del movimento ,generale . ·« Ohi~- p ra.ti .~o dei nostri ambienti dà qual- ,, '·. . t;fie decina <li anni, rileverà agevolmente come, da questo speciale punto di vista dell'accen– ti-amento, i ·ma.11;gioriinoonvenienti sono deri- . ' vati non ·dalla. 9rganizzazione ma dalla su~- a·ssènzà O deficienza ». LUIGI FABBRI, SE·R·RAT.l La scomparsa di ·se1·tati ·non è la scomparsa. d'un uomo comune, di .cui ci si possa dimen– t,i care do-po ven tiqua ttr' ore. · ·Fia s~rp_reso la sua morte _improvvisà... Ma chi io ha conosçiuto. chi conobbe ·Ìa sua pas- . sione, ·può anche spiegarsi -poichè a un certo , momento la pressione del sangue, sotto lo sti- • 1holo del cervello e la sponta del cuore; abbia spezzata in lui · un'arteria yitale; lo · può spiegare, voglio dire, anche con. ragioni non esclusivamentt fisioÌogiche. · · · ... Ho conosciuto. di persona G. M. Serrati du– rante la guerra, in un momento in ·cui egli si acco_stò alquanto agli anarchici .. V enne a. tro– varmi. accompagnato da un giornalista so– èial ista che ora è pa~_sato· al di là nel piccolo villaggio che all_ora m'osp~t.ava; e passammo iutto un pomeriggio insiem.e a parlare delle maggiori O minori proba~ilit~ ·di .trarre da.Ile conseguenze della guerra un qualche. utile per la caus~ proletaria, - e · del' lavoro che a tàl fine poteva; avvicinare le due frazioni più combat~ivP. ·del soc;ialismo di. allora : i sociali- sti di sinistra e gli anarchici. . Mi parve che, almeno in quel. ,~omento, e-

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