.. --·---·-·----- Ed ora si comprende perchè il proletariatt cinese si è finalmente sollevato contro i suoi sfruttatori! Accesso di xenofobia, si dice. 81, · fino ad un certo panto, perchè gli sfruttatori dei cinesi sono quasi tutti degli stranieri. .M..a non è una xenofobia cieca, insensibile al senti1nento di fratellanza univer8ale. E c'è da ~commettere che se un cul-ì. si trovasse faccia a faccia con un operai.o europeo, non vedrebbe in lui un nemico, ma un fratello di lavoro, unito a lui dal lavoro creatore, un compagno · · insieme al quale egli schiaccerà il capitalismo, ca usa della sua miseria. ' (Dal J ournal du J>euple di Parigi). Rivista delle Riviste DoTT. A. BERTOLINI: Latifondo e delinquenza in Sicilia. - ( Rassegna di Diritto e di Economia, ~lilano - n. 8 e 9 di settembre 1925) . L' A. trova un diretto rapporto fra il latifondo, così esteso in Sicilia, e la delinquenza quivi caratteristica, che è quella rurale. N aturaln1ente l'A. osserva il fenomeno da un punr,o di vista giuridico e del tutto ortodosso ~ 1na appunto per ciò le sue osservazioni assu111ono una n1aggiore in1portanza, perchè vegnenti -da fonte non sospetta di.... ·pessin1ismo istituzionale. La sicurezza, secondo il Bertolini, in molte parti delle campagne siciliane non esiste ; rapine e furti èampestri, omicidi, abigeato, taglio di vite e danneggiamenti in genere, costi- "tuiscòno nelle campagne i reati più tipici e dif -fusi. Tali gesta fino a pri 1 ma della guerra erano ristrette in zone determinate, ma in questi ultimi anni si sono estese a quasi tutta la campagna siciliana, specie nella parte occidentale ed interna dell'isola occupata dalle provincie òi Palermo, Trapani, Girgenti e Caltanissetta, dove cioè predomina il latifondo. In appoggio di queste affermazioni l' A. cita le statistiche per provincie delle rapine, estorsioni, ricatti e suicidi (il perchè di questi ultimi non si con1prende perchè ~on ci pare che la causa ne debba essere la medesima dei sud- •detti reati). Una delle cause della delinquenza l' A. las vede nella indifferenza dei governi, in quanto i governanti s'accorgono che c'è da · •· fare qualcosa solo in te1npo di elezioni. Ma • ca 1anco I ----·---- in tali occasioni politica ~ delinquenza fanno . combutta. Sempre secondo il Benedetti, le forme di reato rurali pÌL1 tipiche della Sicilia sono quasi sempre organizzate, qualche volta solo ten1poraneamente ; e la maffia ne sarebbe una delle pi 11 ferree af fern1azioni. La ma ffi a però non è una vasta associazione generale che abbracci tutta l'isola ~ si tratta invece di limitati gruppi di persone che spadroneggiano sopra una data zona e non oltre. Il vincolo ass,)Ciativo è f,ortissimo, n1a non dipende da norme p1·estabile. I mafiosi sono quasj sernpre dej latitanti, o persone che han ricevute delle ot fese, delle ingiustizie, e fanno di tutto per av,~re delle riparazioni. Il . sentimento di vendetta, fa paura, l'•omertà, cioè la legge del silenzio, alimentano e rinforzano la maffia. La qua]e estende la sua rete fino alle borgate, e non vi difettano gli elementi cittadini, che sono o piccoli commercianti, o grandi proprietari o anlbiziosi del foro e ~ella politiC'a. .Ma la base e zona d'operazione di tutta questa gente è il latifondo, che ne costituisce la mig) iore fortezza e i I più Ricuro ricetto. Tralasciamo molte altre osservazioni del l' A . che ci condurrebb~ro a conclusioni del tutto di verse dalle sue, come quella in cui egli lan1enta l'esiguità delle forze di pubblica sicurezza nell'isola. Troppo lungo sarebbe seguire altre sì l' A. · nell'esame delle varie forme di manutengolismo, delle cause e delle consegnen · ze. Basti dire che il 1nanutengolismo, secondo lui, è una, delle conseguenze dirette del latifon disn10. La stessa cosa si deve dire per l'a,bige!:L· to (furto di bfstiame), molto dannoso <1,ll'agrjcolt.ura. Inoltre il latifondo influisce sulla delinquenza per la costituzione amministrativa agraria r~he lo caratterizza e per gli effetti che ne de; rivano. La proprietà fon diaria apporta al suo titolare un prestigio sociale tanto più forte <JUanto più è vasto e antico il possesso ; e tale prestjgio ha delle ripercussioni sui contadini, che si sentono verso il padrone legati come servi della gleba. I contadini sanno che contro il padrone non si può agire nè pretender giustjzia; invece il· contadino siciliano ha sopratutto sete di giustjzia, e se sopporta una, prima offesa dal signorotto si ribel] erà alla seconda, e, sfidu~iato dell'autorità giudiziaria ricorrerà alla vendetta, servendosi di tutte le forme dj delitto che sono possibjli nel lati- . fondo: è la rivolta tacita del debole <'Ontro il forte: contro colui cioè che non si può Rfida.re a qnattr' orchi, perchè potente E> ricco .
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