Pensiero e Volontà - anno II - n. 11 - 16 settembre 1925

I ' .. 252 PENSIERO E VOLONTA' ----------'------------------------- ·- - Tutti quelli che, come noi, nella ormai non più recente giovinezza son passati, per un verso o per l'altro. attraverso quel con– trasto e quel progresso di idee, leggeranno e comprenderanno queste belle pagine di Eli– sco Reclus con cuore pieno di emozione. Agosto r925. - LUIGI FABBRI. N, B. - l,u scritto rli lleclns di c11,i, varia, il Fabbri sa,rà 7J11bblicato nel prossimo n111nero Giuseppe Fanelli Ricordipersonali (Vedi neln.9l'articolo suFanelli diCesare Teofilato) lo non conosco niente di particolare su Fa– nelli pàtriota, mazziniano, garibaldino. All'epoca quando lo conobbi ( nel l 871) e fui· con lui in domestichezza, io, ancora giovanis– simo, ero da poco entrato nell' lnternaz,ionale e m'ero subito trovato in fiero cont1'asto con quei « patrioti », che avevano bensì combat– t1;to e so f.ferto nelle lotte contro le nassa te ti- 1·anniJi e dicevano di voler abb1tttcre le nuo– ve- ii;tituzioni monarchiche,· ma ahborrivano nell'Internazionale la negazione de.Ile ideologie che loro erano care, e vedevano nell'organizza– zione autonomft dei lavoratori una minaccia alla loro posizione di capi, o sottocapi, <lei partiti d'avanguar<lia. Il che, u.nito alla ten– denza generale nei ragazzi di credere che la st0ria com/nei da loro, m'i.nduceva a sottosti– rr,are gli sforzi fatti prima di lfloi, e ad a11• p1 ezzare in Fanelli e negli altri venuti all1;1 J nternazionale dalle file dei comb'attenti per l'1'ndipendenza italiana, pjì1 che il loro pas• sato quello che col- passato li metteva in oppo– sizione. Di qui 11 poco interesse a raccoglier notizie biografiche. Del resto Fanelli era molto ri– servato e modesto, e se qualche volta si lascia– va andare a raccontare, specie se nel 1:accontc. v'era qualche nota comica, non amava ·mai di essere i'nterrogato. Ecco in ogni mo<lo quello che so del pdmo periodo della vita di Fanelli, qu.ello delle lotte :,:er il Risorgimento. ' · Egli '3ra stato ma.zziniano ed iin ,intimi rap– porti personali con Mazzmi 1 • Aveva cospirato con Pisacalile, e quale capo degli affiliati na1wleta11i aveva preso accor- di per secondare ed aiutare la spedizione e•· - rispondere all'iniziativa del Pisacane con ten– tativi insurrezionali nella capitale e altrove: , cosa che non potette fare per varii contrattem- pi e s1:cr;ie perchè lo sbarco avvenne in luogo ed in tempo diversi dai prestabiliti. Fu un0 ùei Mille della spedizione garil.>al– di.nn. r.he sb~:rcò a Mnrsala; e poi combattet– t,e sul continente come comandante di bande garibaldine contro le residue forze borboniche. Di episo<lii ricordo questi. , Egli assistette in incognito al giudizio del– la, Corte marziale che lo condannò a morte i'n con turnaci a. I Una vo]ta, nel 1860 dopo l'entrata di Ga- ribnldi a Napoli, sì trovava alla testa di un mnnip'o\o di garibaldini, 10on ricordo se a Ve– nn,sso o a Isemia, quando il paese fu circonda– to da numt'lrosi borbonici, che g1 1 à si andavano mutando in briganti e sistematicamente tortu• ravano e trucidavano tutti i « liberali » che capitavano nelle loro mani. Fanelli, non ve• den<lo r,:ossibìlità dj affrontare con successo, un trnppo ineguale combattimento, ricorse al sep;uente stratagemma. Egli sapeva che i con– tadini della regione erano ferocemente ostili' c1,igaribaldini. Ne prese uno, gli dette del de– naro e l'incaricò di portare di nascosto delle fottcrn a indirizzi /mmaginarii; quindi scrisso ·nina serie cli biglietti e li fece cucire con gran lusso ai mistero e <li precauzioni nella fodera de1Ja giac<'a del contadino. Da quei biglretti d– sultava ch'egli disponeva di forze imponenti e -::hJ d:t un momento 1;tll'altro dovevano arn– v,Lr\: nnove truppe garibaldine e prendere Rii 11,~sedian ti fra <l11e ·fuoc:hi'. Come FanelJi r !'eve-– deva, il rOIIltadino portò le lettere al coman– dante bo1·honico, il quale credette. al pericolo e si affrettò- a tev~re l'assedto. FanelJ1 godeva fra i suoi commilitoni del1a fama di essere di un coraggJ'o a tutta 1wova. freddo, calmo, impassibile. Infatti egli avevi,, ia gran dispregio gli spacconi. Soleva .dire che ave,·a generalmente visto che coloro i quali. qnand 0 il nemico eta lontano, si cl!tva11v Ja aria di uomini ter-ribi1i faceva/Ilo poi cattiva 11rova al fuoco; mentre tanti giovanetti, dallit :ipparenza timidi e magari paurosi, al fatt~ ~ombattevano e morfvano· da eroi. *** hiniamo itt, Fanelli internazjona.lista, a }'anelli' socialista anarchico. Il Fa.neJli: forse già pre1:arato all'accetta• 1.iorie rlelle idee socialiste. libertarie dai suoi contatt{ col Pisacane, fu tra i prhni che si ac-

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