Pensiero e Volontà - anno II - n. 11 - 16 settembre 1925

248 P.ENSI$0 E VOLONTA' Uno scritto !iovanile · n dito di Eliseo .Recl Lo scritto di Eliseo Reclus che si pubblica ne1le pagine che seguono - Sviluppo d~lla libertà nel mondo - è del tutto inedito non solo in lingua italiana ma anche nel suo idio– ma originale. Esso si pubblica qui per la pri– ma volta. Ce lo 1ha favorito per questa rivi– sta una persona amica della famiglia Reclus, che Eliseo amò di grande affetto come disce– .POlo, come compagno e quasi come ifigli<.1. Traducendo alla meglio questo picr.olo gioiello di vivacità e di fede ingenua, abbia– mo ,provato la commozione che si sente al contatto di una grande bontà e di un forte entu,siasmo; e c'è rimasto nell'anima, insieme alla gratitudine !Per chi ci ha procurato que– sti pochi momenti di pura gioia ed insieme all'orgoglio legittimo che un uomo di così alto sentire sia restato nostro, di noi anar– chici fino all'ultimo istante di sua vita an- ' . che il rimpianto della sua perdita e più per- sonalmente il dolore di non aver conosciuto un uomo cli cui semplicemente il :-icordo deve esse;e un viatico imperituro di bene per chi ·ebbe la fortuna d'avvicinarlo e racco– glierne nel cuore le espressioni vive del sen– timento e delle idee. ,l\1a questo scritto ha, :altresi, una importan– za grandissima come documento de11osviluppo delle idee socialiste e anarchiche verso la metà del secolo scorso, in quanto mostra da qttali sorgenti esse si 9 no scaturite e come si siano formate, attraverso una elaborazione assai più lenta di quel che si creda ed iniziatasi assai prima di quando generalmente s 1 im– m.agm1. Per quanto breve, questo scritto - forse all'inizio destinato• ad essere un opuscolo, e ·poi dimenticato invece o trascurato come cosa non !Più del tutto corrispondente al pen– siero dell'antore - costituisce un tutto orga– nico, che mostr~ un pensiero già formato e maturo; incerto, forse, nelle sue motivazioni filosofiche, un po' ardito e magari arbitra-rio nella sua visione. storica, ma certo ben pre– ciso come programma d'avvenire come vo– lontà di combattimento e di realiz~azione rin– novatrice futura. V'è già, in queste poche· pagine l'Eliseo Reclus socialista ed .anarchico della « Fra- . ternità Internazionale-» del 1865, della « Lega della Pace e Libertà». del 1867, della prima « Internazionale >> del 1869, della Comune del 1871, 'dei Congressi internazionali fino al 1880, dei gruppi anarchici e della « Révolte » del 1893, e degli ultimi suoi anni fino a quel– lo della sua morte nel 1905. Vi è già chiara e completa la sua concezione dell'uguaglian– za sociale secondo la ipiù alta giustizia uma– na, e sopra tutto il grande amore della li– bertà nel suo più vasto, completo e univer– sale significato, che costituisce il solido fon– damento morale e l'irresistibile lievito ~iri– tuale dell'anarchismo. Quasi vent'anni prima dell'Internazional~ e di Bakui1in egli vedeva nell'anarchia « la più alta espressione dell'ordine J>, ed in un modo meno contradditorio, meno ingombro di elementi utopistici od opportunistici, e certo in senso assai più rivoluzionario, di Proudhon, - il quale <la ,appena dieci anni aveva, per la prima volta, se non erriamo, . nel suo celebre Che cos'è la proprietà, os~to dare alla spregiata parola « anarchia» un si– gnificato !Positivo e -concreto, e quasi direm– mo scientifico, di rivoluzione e ricostruzione sociale. Ma se il fondo programmatico, ,di aspira– zione avveniristica, è già in questo scritto, si.a pure un po' embrionalmente, l'ideale a– narchico che più tardi Reclus doveva così magi– stra lment~ esporre nel suo lavoro sull' Evolu– zione e Rivo·luzione; se il sentimento fonda– mentale è il medesimo, assai diversa è la for– ma, diverso il linguaggio, diverse le deno– minazioni di cui egli rivestiva le sue idee ed i suoi slanci verso il futui:_o. Gli anarchici e gli studiosi in genere, che di Reclus conosco– no le opere della maturità, informate a spi– rito s.everamente scientifico, e le idee così radicalmente ostili ad ogni religione rivelata (so-pratutto a quella cristiana) e ad ogni con– cet_to deista, tanto da fare pochi mesi prima di morire una nuova proposta di sopprime– re la aosidetta « èra volgare J> per il computo del tempo, rimarranno meravigliati al veder– gli porre a .fondamento delle idee di libertà e <l'ngu.aglianza la fede in Dio ed in Gesù Cristo (r). ( 1) Veramente ciò non meraviglierà più coloro che avranno avuto sott'occhio l'Epistolario di Reclus, di· re– cente pubblicazione, in cui le lettere scritte nel 1851 e ' .prima contengono naturalmente le stesse idee con lo stesso linguaggio. Ma l'Epistolario è ancora sconosciuto ai più.

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