Pensiero e Volontà - anno II - n. 10 - 1 settembre 1925

240 PENSIERO E V0LONTA' sentjmenti, una influenza altamente ·educbr trice. Nei momenti bui delle disillu.siolili e delle sconfitte, « nella truce ora dei lupi » (come la chi3:ma il Pascol'1~ in cui la fraternità u– mana sembra spegnersi sotto la, gelida tramon– tana dell'odio, quando i nostr cuori sembran chiudersi alla speranza, e sentiamo il bisog1110 d'una sorgente d'amore cui attingere la forza della resistenza, aprire le pa.gi' ne di questo epi– stolario può essere di grande conforto morale. La serenità ed affettuosità che ne emanano ci paion tali da vincere ogni di_sperazione ed ogni pessim1'smo. Anche le lettere di erudizione, riflettenti ì suoi viaggi ge6grafici, si leggono con un pia– cere non privo di diolcezza, poiohè chi scrive non è mai il dotto in cattedra., ma l'amico, il fratello, il compagno, l'uguale che parra al suo simile; e parla con una cordialità ed una dignità che non si smentiscono mai. Le lettere alla madre e-al padre, alla sorella e al fratello, alle f1'glie, ai parenti tutti ed agli amici più intimi sono piene di una tene– rozza indicibile. Nqn ne· mruncano ().i quelle di vera e propri'a propaganda anarchica, che cercano di spiegare e fàr capire ie idee liber– tari e a.gli amici di 1=arere contrario. Ve ne so– no non poche ai compagni di fede, 1'n cui vi– bra forte il sentimento d?-lla solidarietà; e qualche volta queste lettere cercano di correg– gere fr:1.ternamente qualche ~tortura mentale, •di sfatare qualche equivoco, di vincere qualche erro,.e. Altre ve ne sono, in cui la sdegnosa fi~rezza o la caustica ironia sferzano la mala– fede 1J1emicae la prepotenza che invano tenta arrostare il corso dell'idea. Dal punto di vista scientifico,· storico e po– Hti'co l'epistolario ha pure nna notevole impor• tanza. Gran parte del primo volume, per esem– pio, si riferisce ai viaggi geografici di EHse., Reclus in America. Interessanfa 1 e curiose sono le impressfolili che Reclus riportò da un viaggio in Italia, partico.larmente ill1 Sicilia,· intorno al 1860 e poco dopo, con accenn'1 1 a Garibaldi, 'Vittorio Emanuele II, ecc.. Non mancano, ln mezzo a tiftto ciò, considerazioni acute e ge– niali di indole sociale, storica, morale ed este– tica. Dal punto di v'l'sta anarchìco interesano di più il secondo e terzo volume, nei quali e..i sente l'eco della prima Internazionale, della Comune di Parigi, dei primi movimenti anar– rh1'ci col Révolté ed il processo Kropotkin a Lione, H periodo terrorJsta , e bombardiero élell'an:trçhismo (1892-94), ecc. Di questo perio~ .do Si rileva con quale dignitosa fierezza seppe Reclu.s tener testa alle insid1'e reazionarie che su lui si ai:puntarono~ giungendo a far so– spendere il suo corso ùi geografia all'Univer– sità Libera di Bruxelles, - il che dette luogo al sorgere del!'« Universi'tè Nouvelle » tlitto– ra e.s1 1 st1mte. • Ma., non ci stancheremo mai di ripeterlo, il maggior valore della CorrvSp(Yndenza di Eli– seo Reclus 8ta nel suo carattere educatico e morale. I lettori dl' questa r~vista, che han po– t,uto avere l'ultimo numero dell'anno scorso, ed· i primi di quest'anno, l'avranno constatato da, sè stessi attraverso i due gruppi di lettere che Vi sono state tradotte e pub~licate. Quelli che– lrggendo questo. epistolario nO!Il~e ne sent\ran– no commossi, vuol dhe che potranno esser an– che capaci di capire ed approvare l'anarchismo come fredda teoria~ ma non di sentirlo come ideale di vita umana. Chè senza il sent1'mento morale ogni verità dell'anarchismo sarebbe del tutto insufficiente 'e sterile. LUIGI FAB'BRI. Per un errore del p1·oto la volta passata la b1:bliografia. sul, libro di Tilgher apparve firma– ta e< Topo dJi biblir>ter.a » men tre e,ssa era di L. Pabbri. Libertà ,u~uaglianza, fratellanza non .sono più le .stesse cose che erano al tempo della ghigliottina; ma è giusto che ciò i policanti non comprendano, ed è questa la ragione per– cbè io li odio. CostOro desiderano solo rivo– luzioni parziali, rivoluzioni nelle forme este– riori della po,litica. Ma queste son bagattelle t Una cosa soltanto oggi abbisogna: rivoluzio– nare le anime. Minate l'idea dello Stato, po– nete in sua vece l'azione spontanea e l'idea che la p·arentela spirituale è la sola condizio- ' ne dell'unità, e voi avrete get~ate le fonda- menta di una libertà che merita veramente di essere posseduta. ENRICO IBSEN. Redattore Msponsabile: GIUS~PPE TURCI. SOClETA' ANON. POLIGRAFICA ITALI~NA . Via Uffici d€I Vicario, n. 4:i - Homa. ...

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