Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925

120 PENSIERO E VOLONTA' . . doivun·~1 ue, fuori co!Il:finè, ~ soibò.lla;ti.e pl'ovooa– ti dove ancora no,n ci sono, prepara il trionio definitivo della reaz,ione più antihbe,raJ.e, ea a;ntiproleta,ria nel.la ·Francia medesima,. Se le cosP- proseguiranno l'attuale lor,oi corso, il po• polo francese racooglierà,· fino all'ultimoi i frut– ti. avvelenati di quella « union sa,crèe » eh~ in suo nome1 conclusero, ne,l 1914,- tutti i par·· tit,i politici e le organizzazioni sinda,cali. Noi, che, non amiamo affatto la parte di Ca,ssandre ·ina.soolt-at-e, non desideriamo che i fatti ci dia.noi ragione, a maggior· danno della civiltà, france,se ed europea. Pre.feriremmo di Sindacalismo E..., un vece,hi,01 e trito, arg,om.ein.toiq11ello1 dèi ra1ppo1rtitra il movirrì-ein.tooperaio, ed i pwtitì da proig:ressoi. Ma è a,rgioimento 810[llpr.:}' di a:b– tua,lità, e 1oi,sairà .:fi.1101 a quando vi saranno, da una pa,rtei delle masse• t,m:rµentaite da bisogni \ urgenti e -sos-pinte da aspi:razwni, a volkl ar– de )D.ti 'ma, s-empre va,glhe1 ed i.nd.e~errninate, ad una vit,a migliore, e ,çlaJ.l'alt-ra de.gli uomini e dei pa;rtiti c,he hanno una speciale, 0OIIlce– zioinei dell'avvenire die.side.rahile, e dei me,z,zi più atti a raiggiungeirlo, .e si sforzano di oitte-, nere l'adesione delle maisse, senza la qua.le i loiro, proigeitti e· le 10['01speranze re~teTenno sempre delle irreiaJ.iiz,zail¼li · utopif. Ed' è air– g101mentotanto, più important2, ora che dopo· le cat,aistrom. dleilla,guerra, e del dopci gu~rra, tutti si prepatr-aa1QI,sia pure so,lo spiritual– mente,' alla ripresa di a,ttiv'ità ohe, deve ·,se- • _.guire -la cadlJ_;ta delle a.nco,ra imperversanti, ma già, o ,scillam.ti " tirannie, Per .questo io cercherò · di chìarire quale, sec~ndo me; dovrebbe essere, Patti-tu cline cl-e– gli ana.rchici a ·:riguardo ·c1eUe o·rgan1.zzazioni . . ~ . . operaie ... Oggi, 1 io credo, non v'è fra noi più nessu · no, o qua,si; ,cihe ne,ga, l'utilit,à. e, la necessità deU'-oirganiz:za,z,iotl'.1e operaia,· quale meizzo di elevamento ma.~erialei e morale d!elle ma,sse, quale campo fe,eo!l'.);do, di ·propaga~da e quale forzà indispensa1biile per la, tradoirm11zione so– ciale alla ,quale aspi;riarn.a,. N-on ,v'è più. ,nes– suno che non compr-encla come· l' qrganiz.za– zione d-ei lay-aratori, _più c,he, a tutti, Ìmporla a, noi anarchici ,che c,rediamo1 ·.che la· nuova OII"ganiz.zaiziolile SOICiale, non de.bba, e non pos,sa e,sse['le imposta colla fo~za,_da un. nuovo- g-0 ve1rcr10,ma ,delbiha risultare daJ liheiro O(){]lOO~- gra,n cuo,re a,,ve; torto,; ed auguriamo quindi al popolo france-se di trovare in sè la forza di sfuggire al t,riste dest,ino che, gli prepara;rono -in altri t,eo:npi i" suoì cattivi pastori e verso cUi lo sospinge e -continua a sospingerlo, malgra.• do i cai111lbiamentidi minister1, la confusa po– litica attuale delle sue classi dirigenti. Avrà e,SiSa re,so 001sì un grande sé 1 rviigfo, a sè s-be,ssoed a tutti gli altri po,poili, che non disperano ancora délla 'sua e:n,erg1a e del suo spirito, d'iniziativa:· 17 a,pril€, 1925 . LO SPETTATORE. e anarchismo so di tutti. Del resto il mavì.mento, 0ipera10 è ora un fatto imponente ·ed univer~ale, e oombattedo sa.relbbei fairsi complice 'degli., op– pressori, eonie - ignoraìrlo, sar:e:bbe, mettersi fuoTi della1 vit,a popolrure .e 0ond.annarsi alla importenz.a perpe,tiua. Peirò, pur e,sse:r;i.do1 tutti, o ,quasi tut-ti, di acc,ordo sull'utilità e su.lla, neieie,ss.ità per gli anarch~c,i di parte-cipaire at,tiva.mente a,l mo– vimento opera,io, e, di esserne fa,utoiri eà inizia- · tori, dissentiamo spesso fra no,j_sul modo,, le condizioni ed i limiti- di quella pairte-cipazione. Vi '-è molti compagni che' a,spia·ano a far _tu'tta ' una cosa, deil morvimento •oiperaio,e del moiv1- rriento anar:chic,o, ei doiv.e,possoiJli01,oome per e-sempio in. Spagna e nell'Argentina -ed an-. che_ un po' in Italia, in Fra.ncia1, in Germa• · .nia, ec.c., ,c,wcan,o da. da,re alle- organizzazioni op-eraie un programma, nettamente-: aJ;larchì~ c,o. Sono quelli che si -chiarp.:;mo « a.nar(X)--sin– daciahstii >> ; -0, c,OO);fondendosioon , altri che verr-a.mente a1Ila;r1c,hici non ·sòn01, prend'ono il n.ome di « ,sindacalisti hv.olUJZiOIIlBirii ». Oeieioirre spieg-rursi •SIU que11o, ohe s'intende per « sind'aicali,simo, ». ' . · Se si- tira,tta deill'av·venire -desiderato se cioè ' - ' pe,r sinda,cailismo s '.intende la ifoirma di org·ai- niz,zaizi01I1.e ,sociale che do~11e,bbe s,o, 8 titui.re, la org·aniz,z,azioo.e c~pitalisiìica ,ei statale, aJ.l.Ol'la o -è lo. -st,e,0001 ohe ainairchfa ed è ,quindi una pa.r:ò~ la. che serve .oo1o a confondere le ide,ei o è . ' una cqsa,, divwsa d~l' anarchia e perciò non può essere ac,cet<tata. da.gli ana;r,c,hici. Infatti fra le idee ,ed i propositi avveniri~tic 1 esposci da rq,uesto 01 quel sindaièaJ.ista v;e ne sono, di g'entti.namente ainar:chici, ma v_e nei· S<mò altri che riproduoono ,ooo altri nomi ed a;t.tre, mod~

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