Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925

144 PENSIERO'~ VOLONTA' lottia, la qu~~le non può conclud,ere che ad unn, ai±ènna.z10ne repubol1cana federale. Invece « Rivoluzione liberale » nbn si pro– nuncia sul problema. delìo Stato, e non ne a.vverte la fondamentale importanza. Senzi'\, .risolvere il problema is·tituzionale. è vano p3;r– lare di élites e del loro rinnovamento. Lo Sta– to monarchico, non può senza minare la sua tsistenza permettere la libera ed autonoma af - formazione delle forze politiche e soc1ali che dovrebbero rinnovare la lotta politica. Le élites si' sviluppano ed acquistarip una fisionomia propria, una irn.po, rtanza non equi– voc:a., una fun'zione specifica -ed intransigente, soltanto in un ambiente di libertà piena ell intera, non inceppata da, organi statali com: pressori o da forze politiche privilegiate. At– traverso la libert~, piena ed intera, l'iniziati– Vé.l, l'em1ila,zione, superan9 anche le 12ii1diffi– cjli condizioni storièhe, ecor~omiche ecc. . Il liberalismo è insufficiente dina.nzi ai pro– blemi della ,società. odierna. Come intende ~l liberalismo risolverli 1 Se esso affronta -11 p1·oblema delle istituzioni in pieno, non può' fare a meno di arriva.re (sempre secondo J Chiodini) alla conclusione repubbli,cana fede– ralista. Se invece 110n accetta questa ultima esso rimane con i suoi tentativi di rinnova.– mento, impigliato nelle maglie traditricj, del-– l'accentramento soffocatore delle libere ener– gie politiche e sociali, in altri termini, rinun– cia ad essere se stesso. · Pietro Gobetti vede in un nuovo sviluppo di. energia capitalis,ta. e nell'azione antil'ifor– mista del movimento operaio dei grandi ,cen– tr j industriali la fondamentali della rinascita liberale. Domandìamo : dove sono. queste ener- 1 gie capital11ste desiderose, o, comunque capaci di svolgere ·una politica libera.le e liberista? Dov,e 0 il movimento operaio: anti-riformista 1 I] .pa&sato conda.una, inesorabilmente queste . speranze liber~li. Il presente non dice 'nessuna ·p&rola di conforto·. L'odierna f~è dello svi– luppo capitalista, non è forse. contrassegnata, da una tendenza accentratrice trustaiola, ep– pe11ciò mon9polizzatrice, ant.iliberale ed anti– liberista? Il . Chiodini non ha molta fiducia neppure nel movimepto operaio dei centri industria.lì , chii gli appàre legato all'industrialismo come l'ombra al suo corpo. La realtà del movimen– to operaio fu sempre ed è ancora riforJD.ista, politicamente e ,socialmente, Ciò · deriva dalla ste&sa partecipazione degii oper~i al procesS-O produttivo nella f~, del° capitalismo indu– striale; il che ~influisce, insieme alle ideolo- ,. · gie colletti viste, a determinarne ed aiccentuar– n~ le tendenze apcentratrici e sta.tolatr•e. :Ma.se le conquiste industr'iali sono• ormai pa trimonio acquisito· della civiltà, bisogna anche d.ire che l'organizzazione capitalisti'ca non può ess.er ~ eterna. 1Si a~ve;te dovunque ·il disa:gio provocato· dalla plutocrazia e dal dominio del– le banche. I /orgl:I.Ilizzazi ~ne ,capitalista deve trovare il suo contrasto profondo ed intimo · in forze antagoniste ed in nuovi bisogni psico: lcgici del~a società. Vna rin~ovata coscienza dei consumatori ed uno sviluppo delle indu-· strie medie potrebbero iniziare il capovolg'i– n~ento della situazione. Ma i'a forzai_J?r'incipa– fo, in Italia, che e destinata a pesare decisa, mente sul bilancio, della ;fuitura lott.a politi- ' ca è •costituita dalle mass.e ruraH. Sono queste masse (sempre ostacolate d,alla J::,)liiica statolatra, plutocraitica, e· rifo 1 rmista . , dtllo Stato attuaJe) che, il gio ,r.no in cui .ac-. quistino coscienza del loro valore e senso del– la loro autonomia, rovescieranno l'odierno accentramento statale-plutocratico. E' da una attiva partecipazione di queste forze alla lotta politica che il movimento o– peraio dei centri· ·industriali riceverà la spin-.. tcJ. necessaria per acquistar~ una. coscienza di– stinta da quella plutocratica rifo'rmista, e da– re alla s.ua azione, nei c~nfronti dei '-capita– lismo, una fisionomia autonoma. Sono le masse rura.Ii che possono po,rtare nel campo della_ civlltà, un senso psicologico contrastan– te con i valori urbani della· civilità capitali– sta, Il Gobetti si domandava, tempo fa, qua.li energie spirituali potrebbero portar.e nella, lot– tn politica i c0ntadini del Sud sbigottiti ed analfabeti. Non si do:mandava per~. se di fr~n– te a.Ho Rtato accentratore e -paternalista fosse– ro in una maggiore posizione di autonomia, a,l.momento inizia1e·, le ma~se operaie del· iN ord ~ quelle rurali del Sud. .,,. ·Non solo, ma egli riconosceva, r-ecenrt,eme.nte,' che senza la, soluzione del problema meridio– nal1e va~o- è spera.re ·rn "u.na rinaisciit•a del no– stro paese. Orbene il problema meridionale rion è 'forse il problema delle capacità politi,éhe e sociali delle masse :rurJl,li 1 E ~a partecipazione •di queste ,masse· non implica il rovesciamento dei 'dati della. politic?, monarchica operaistica ,e la inst;:i,urazione • ·di istituti federali 1 Al Chiodini sembra ·che· tutto ciò sia, -di' una lo'– gjqa e chiarezza inconfutabili. OATILINA. Redattore r~ponsabile: . GIUSÈPPE TURCT SQCIETA' AN. POLIGRAll'IC.A, ITALiAN A

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