Pensiero e Volontà - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1925

6 PENSIERO E VO!LONTtA' sa,grestia e l'osteria ... Dal canto nostl'o_ soste– niamo che, roessi di fronte ,ad un fabbncato,re di gingilli inutili e ad un contadinò_ 1 il nostro giudizio· non tentennerebbe un istante per di– chia,rare che, dei due, il più utile alla civiltà, al progresso, all'u.manità è il contadino. E la · nQstra morale troverà largo seguito quando la rivoluzione sarà in atto. Certamente non sarà f_acile collocar subito le braccia che dall'industrie inutili e di lusso pas– seranno aÙ'.agri,coltura. ,Un po' perchè avranno · poca O nessuna pratica, un po' perchè la diffi– denza dei contadini . non 1e accoglierà come andrebbero accolte, un rxJ' perchè ogni piccolo propTietario vorrà lavorare da solo la propria terra' senza intervento d'intrusi.-. Ma poi, col passar del tempo, tutto si riordinerà, perchè lo spirito di solidarietà ; l'esempio finiranno .col vincere il misoneismo e l'egosmo. Non bisognerà però perder tempo pèrchè l, · _·gni giorno che passa vuole il suo parie ... E pel'– ciò non sarà male mettere ,subito· a c_oltu·ra quelle aree che nei dintorni depe grandi città vengono lasciate incolte. Sono le famose airee Costit·uente Un doppio problema,, grave e urgente, si e. imposto alla nostra attenzione: quello della Costituente e l'altro, scaturènte' dal pr~mo, della Dittatura del proletariato o, per meglio dire, del Partito comunista e: con esso della IIl Internazionale e del Governo di Mòsca. Esporrò al riguardo il mio pensiero: ; • Io credo che nè il ripiego ·di una-Costituente a cui la classe borghese e -politicante italiana sì aggrappasse, come estrema ~isorsa, per conser– vare la propria posizione di privilegio, nè la inscenaziòne di' una dittatura fondata sul dom– ma marxista e sul .prestigio ·di un·a altrui_ ri– voluzione, possano ·rappresentare dei pericoli serii per Favvento e lo - s'viÌUppo, in Italia, della Rivoluzione sociale che troncherà i rami · secchi -e con~orti-e restit.uirà bellez~a di forma. e vigoria di sviluppo all'albero millenario. della, civiltà-. Le .ri-yoluzioni non si svolgono· di eolpo :_ ciò. che del resto è in• perfetta corrispondenza c_oi processi generali del mondo fisiologico· -– ma a gradi sempre più intensi, e di cui l'unb è necessaro a temprare le energie per lo sforzo ma.ggiore richiesto dall'altro; ..e solo qùancto sotto uno di questi l'energfa fii.siologicà. cedes- ' _J3.1 · oteca Gin BiancQ 1 • fabbricabili, delizia degli~ speçulatori, spezz.et tate in cento e mille appezzamenti, · m_a che sommatè fo~mano · una superficie non indi.ffe– ren'te. Su queste aree potrann6 iniziare la lo- -ro scuola i neo-agricoltori guidati da qualche· tecnico, •seminando c~reali di grande consumò ed adatti alla; n_atura del terreno. Poi; man mano, queste squadre di neo-agri– coltori ~stenderanno il loro raggio di lavoro a1rivando laddov.e scarseggiano le braccia _e portando nelle caimpa.gne, a mezzo dei loro te– cnici, istruz.ione ed incitamenti. E siccome i'o-_• pera indefessa della pre:rivol.uzione avrà get– ta.te germi d'idee fra le masse ruràli, questi germi, al calore della rivoluzione in atto, ger– mogli~ranno la messe... Oiò che oggi sembra \ltopia, domani sarà realtà, ed il lavoro fra– terno e comune darà. ·alla riyoluzione il 'pane per sfamare il ·popolo. Al prossimo numero esporremo quali sono i migliori meizi di coltura grana.ria a seconda de11equalità dei teTTeni su cui sì vuol seminare. CARLO. MOLASiCHI. e. Dittatura se~ sàr,ebbe impossibile lo svolgimento logico o progressivo dei rimanenti·, e si produrrebbe un arresto. Io credo dunque, conside:i;ando'. la Oo- .· _ stituente e la Dittatura (o piuttosto il tentar tivo di Dittatura) del 1:noletariatò come due fasi sucoossive e naturali · dello sviJuppo del processo rivoluzionario ,che là. nostra preoccu~ pazione di rivofoz'ionari· ad. oltranza non debba consistere· nel loro ,avvenimento ma, se mai, nell"ev,entualità del contrario. ' Niente·preoccupazioni dunque, chè la preoer · cupazìone è la -nem'ica dell'azione;. ma compo-. stezza, unione, attività cauta e metodica, e· so– pratutto sereva valutazion~ delle enormi 're- ' spoiilsabilità' di ordine economico-che graverallD"' su noi quan_do la <ij,ivoluzione, ·seguendo il rit– mo naturale del sùo sviluppo, verr~ a; posa11si' -· yergìne sublime ma ,ricoperta di cenci ...--so– pra le nostre_"braccia; responsabilità che - u io m'ip.ganno - fanno· inclma're alcuni, pur dei nostri 0ttimi compagni, a· sentirsi soli e pochì ~ a :ercar~ ~Fa la fo~l& variopinta dei politi– canti possibili alleaiti, senza pensare al po~ · tente allea.t() di domani : la grande a,nima p0- pola:r;e,· la grande fam.igliai .dei laivoratori - e fra ques'ti 'in prim@ luogo i cont,ad.ini · del /

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