Pensiero e Volontà - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1925

... \ ' PENSIERO EVOLONTA Anno Il. - ·N. 1. , --• Casella Postare N. 411 • ..._ Roma, 1 Dicembre 1925 ·ta ·situ.aiione I Il p,rirno gio-rno de-1 nuovò anno· trova_~indub~ biamente una situazione· e,ompletamente diver– sa, possiamo dire· addir,ittura rovesciata, dà quella con eui s'iniziò l'onnai decorso 192~. Armo di dolori, di ansie, di sacrificio e: di martirio è stato anche questo. per il proleta– riato ed in genere per il popolo italiano; pure 1 • attraverso la caligine della tenebra, poco, a. poco dei raggi di luce sono riusciti a filtrare,, ed il la~po abbagliante della tragedia di giugno ha illuminato ·per un istante tutta la realtà della vita i-taiiana, · ride-stando una infinità di co– scienze addormentate o,,pauros-e. che hanno ve– duto, finalmente, hanno- .sentito e non possono più-dimenticaTe. L'esplosione d'un tj.elitto in mezzo a.}le·_più alte sfere ha ·fat'to sì che la memoria tornasse a tanta gente_; ed altri delitti sono venuti in luoo, uscenti dal buio del passato; altri com– 'messi poi. non cad.dero più nell'immediato oblìo, come avveniva da due anni e più. L'impunità del partito più potente; che ha ip. sua ma.no iì governo, è finita. E' .finita, vogliamo dir-e, la impunità morale, - chè quel.la gim~idica è tut• t'altra cosa, - assicurata in passato ·ai delitt1 dei dominatori dalla in5fif:ferenza egoùita e pa-' vida della· cosidetta opinione' pubblica.: · L~ più orribilé .ingiustizia domina ·ancora, purtroppo, dove si fa professione di arrup.ini– stràre la « giustizia » . .}\1a potrebbe essere di– versamente·,· in regime di privilegio e di op– pressione, anche prescindendo dalla· nos,tra opi– nione anarchica della inutilità e del danno del sistema penale 7 Q-uest'in'giustizia e sempre evi– dente, anche se certe imp~nità siano men.o sfac. eia.te di sei mesi addietro e più dissimulate da eccezioni Ò da blande· misure, p,er saÌvar le ·ap– parenze. Mentre tutti i rigori del codice si sierra,no contro innumeri vittime p,oiitièhe, spesso. non d'altr. 0 ree che ·d'es~ersi · difooe o addirittura innocenti, e si condannano fino a ·v,enti e tren– t;anni di reclusione, le rare condanne di fasci– sti per· delitti ben più orribili che- superino, e mai di molto, i cinque anni po~soho conta:rsj di Capodanno . sulle dita. Nè di questo ci formalizziamo; chè non crediamo .all'efficacia delle p,ene; · sibbene il nostro cuor~ ·sanguina e la nost,r:a coscienza protesta che all'nd_ulgenza per gli uni faccia 1 1·iscontro tanta ferocia verso gli u.itr:i., e pro prio ·_verso i più deboli, i più poveri., i più · onesti; verso coloro che lavorando permettono ~ tutti di vivere; verso quanti, difend~ndo la libertà e i diritti del lavoro, difendono le ·sorti medesime della civiltà umana.. Epp1,1re, malgrado tantò dolore ne circondi e · tanta vergogna d~i su noi, malgrado_ la li– bertà soffra i peggior-i- attentati e maggiori danni la. minaccino,, là situazione oggi .n-0n è più qu~l'era dodi.ci mesi o-r sono. Pur essendo · rim~sti quasi identici i rapporti tra le fo-rze materiali, H respiro delle clas.si oppresse è più libero, è più ~pio. Per quanto neppure. un itnno fa noi di,sperassimo delle so·rti del popo– lo, pure allora si poteva temere un peggiora– mento; oggi invece non crediamo di p-eccare di soverchi°o ottimismo dicendo che la fase acuta, la. fàse critica del male, è superata. La situa– zione 1nigliota ògni giorno, col peggiorare, col I • • <ieclinare sempre più ver~o l'abisso, .della fa- .zione che· detiene· i_l potere. . . Non. ci facciamo, illusioni, con tutto ciò. I rivoluzionari, i proletari, tutti coloro che aspi– ~ano per sè e _per gli altri ad una m,agg1or somma di libertà e di benessere e s'augurano un allentamento della stretta liberticida e sfruttatrice, -debbon'°o·tener pre~nte che la pres– ·sione di quèsta ~ fa:cilitata dal-la e-risi ·che a~– braoci a _tutto il mondo; e che, d'altra part~, sempre magro sollievo sarà quello che· risul– terà nop. dal propr_io' sforzo cose1ente e volon– tario, ma dagli errar.i· e. i'ricapaoità e magari dal s{iicidio del neniico, od in ogni modo dalle rivalità politiche e conflitti d'interesse delle caste e cla~i dorri.in ~trici. È non è pt~n€o esclu– sa la probabilità che un cambiamento_ avvengà, . il quale sia per gli sfruttati e gli oppressi un semplice cambiar posizione ·sul medesim? letto di dolore, qualora questi ultimi a.spetti:µo iner- . ,

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