Pensiero e Volontà - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1925

12 PBNSJERO E VO,LONTtA' 8crivendo di questi scottanti temj, non :n- · ,tendo, come dicevo in .principio, che di eserci– t31re quel di~itto ad agitare i proble1~1i nos~n: e a interessarmi alle cose nostre, così come in un passato anche recente fu sempre con– sentito ·nel campo repubblicano, e coll!e è, p.jù che mai, divenuta .una necessità in questo gra- · vissim~ momento, e dopo il rinvio a .nnovo ruolo del Congresso N él.ZÌOnale. Concepire ~a. I Libri PiETRO Musso : Principi · di logica· del po– tenziamento. Fratelli Bocca, Torino - L. 5.- Il processo logico d·eJ pensì'ero interviene nel– la pratica deJla. vita e più ampiamente nella scienza a rendere detefminaté le nostr© previ– sioni. La logica viene quindi applicata come strmp.et1to della .conoscenza e quindi suppone una borrispondenza tra il pensiero e la rea.ltà. 'rutti i sistemi logici ammettono che gli ent.i "louici sono invarianti, ieioè non variano, sono immutabilì, ed il problema fondamentale della conoscenza si pone come ricerca di uno. cc,;rn spondenza tra gli invarianti enti logici e la mutabile realtà sperimentale. Secondo Hegel la ragione deve superare il corifli~to fra l'intellett.o che. ela-bora enti, og– getti invarianti e la realtà sperimentale in ,cui . tutto è mutabile costruendo uno, logica superio– re, in~rente alla n~~ura umana, ed ecco la dii'. lettica che stabilisce l'insepa.rabilità degli. op– posti e pone il principìo di quest1;1,unione in una categoria superio-re. • Seoon_do invece il metod~ de~ positivismo · critico si ammette che gli enti del pensiero lo-· gìco sono invarianti; che· la realtà. è mutabil~, (ma nella variazione si distinguono cose e rap– porti lentamente -variabili che possono essere figurat.i come' enti logici); che la,. corrispon– denza _approssimativa fra enti logici ed-inva– ·ri'anti !'eali sia suscettibile· di venire corretta· scoprendo (mediante la· dedu.zione· ed i]. con– troHo sperimentale). n~ovi invarianti pi~ ri– gorosi . In questi « Principi di logica del .p~tenzia– mento » l' A. assume ùna posizio:o,e geniale e del tutto nuo.va , tanto ,rispetto al'la dialettica quanto rispetto al positivismo critico e vedre~ mo come èssa abbia anche particolar~ impor-' tanza per la possibilità della s-ua applìcazion~ cohviven;i.a in un partito, -e nel pa.1·tito repub– blicano,, in un -niodo che abbia un po} sa_i,ore 'di democrazia diretta-in.casa nostra, e che con– senta di esprimere il proprio avviso su liUet che ritengasi ..sia l'in.teresse del par.ti( o, ·e per· noi obbedire all'imperativo di -un disciplina interiore, eh~ non conosce interdetti sacerdo– tali. CARLO FRANUESCO ANSALDI. aHo sviluppo, ·delle ~eorie an1:1,,rcliichenei· loro rapporti con la scienza moderna. * * * I 't Possiamo ora esaminare questo lavoro sotto due aspetti : -1. Come sistema di logica, cioè come corpo di· relazioni che disci.endonp da alcuni · princìpii fissati a priori, e :tenendo conto del metòdç, quèsta logica si riallaccia ,aila logica matema– tica,. Da essa differisce però nei prjncipij ed ìn due risultati pri~cipalì: la eliminazione di. una spec-iale legge detta di tauto-logia, e la in– tra.duzione. in logica del siinbolo di poitenza. Si-, s.temati'camente i « Principii di logica del po– tenz1amento >i ·sono la dimostrazfone delle pro– prietà l_ogiiche di questo simbolo e della suà: importa.nza. 2. Come base di una interpretazione filoso– fica· dell"universo ed insieme come tentativo di · soluzione di alcune contraddizioni che. sor-. gono nell'applicare i risultàti logici ai fatti reali la. logica del potenziamento sviluppa,. fa t,esi della· raziÒnalità' interna del ;eale.- ,Si ésa- · . ) mina.no in primo luogo .i _sistemi logici classici, cènglobatì sotto la denomìnazion~ di sistemi aristotelici, e poi i sistemi logici moderni come. la, ldgica matem{l,tica, oonclud ~n.do per là lo;i:.o insµ.fficienza sia come· organismi scien.ti }ici, sia -come v.alori filosofici Di fronte ai téntativi propriàmeùte filosofici. come -la logica di -Hegel o: di aletti ca, si assume u,na posizione di netta opposizione.- La logica. di Hegel viene consid~ rata oo,rneun tentativo pre-scientfico e :f)ar~go– i:iata · storicamente, all'alchimia ed all'astro- , logia. __, · Ciò equivale ~ negare la s0luzione dialettica cci~ ·supera:rp-ento del conflitto tra la rigidità dei prodotti dell'-iriteiletto e lè · sempre mute– voli :f~ccie della realtà. Come sforzo filosoìico questi « Principiii » rip~endono il pr(j)blema e ne danno· una solu– zione_ dive:rsRJneg~do il èarattere io'stante de.

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