Pensiero e Volontà - anno I - n. 21 - 1 novembre 1924
20 PENSIERO E VOLONTA • sta a p~l'suadermi, n1i rimanda a Hegel. Gra. zie tanto·! Hegel aveva tanta fantasia da p':}– terne creare cento d1 mondi e dividere la di-– vinità in tremila anzi che in tre persone - e poi ,era tanto oscuro che -quello che non creava lui glielo possono far creare gl'interpreti. D~l resto., io stesso, che non sono un Hegel (me ne guardi Iddio !) se mi 1nettessi a fantastica– re ne -potr-ei cr.ear tante di cose. Ma sarebbero poi sempre vane fantasticherie. Conclusione. * * ·)(- Tra me e g. g. c'è ùna differenza ta-le di mentalità che .non possiamo riuscire <1daccor– darc1 e forse nen1n1eno a comprende:rc1. lo sono, cosciente della mia ignoranza e la confesso a me stesso ed agli altri; g. g., con1e la più parte dei filosofi ha una ripugnanza istintiva a dire non so. Io amo la luce e trovo che non ve n'è mai abbastanza; g. g. sf com– piace fra le nebbie. Ed io non dico che coloro i quali tra le neb– bie si compiacciono non possono fare opera utile all'avanzamento dello spirito umano. Anche orancolando nel buio si possono fare delle scoperte. Sono perciò da a1nmirare q~rn– gli audaci che si slanciano nelle a.lte sfere della metafisica; m'.a bisogna che essi si rendan conto che stanno nel buio e non s'illudano di veder chiaro là dove non vi è filo di luce. Chè altrimenti invece di essere dei pionieri del pensiero saranno degli sterili sognatori e non produranno che dei devoti di S. Gennaro... o di Hegel. ERRICO MALATESTA. I LIBRI ARMANDO BoRGHI : L'Italia tra due Crispi (Edit. Libreri~ ]nterna~ionale. Parigi}' 7 franchi. Ancora un libro documentario sulla crisi del dopo guerra in Italia, datoci quesfà ,;ol– ta da un amico che ha vissuto intensamente in niezzo alla tempesta in quei :primi quattro o · cinque anni, partecipando in prima fila a.Ile lotte proletarie come esponente dell'Unio– ne Sindacale Italiana. ·Il punto di vista da cui Borghi considera - i fatti è diverso da ogni altro, che ha 1spi– ·rato altri lavori del .genere: è il puntò di vista dell'anarchismo sindacalista, quasi di– rei « _operaista », che gli fa vedere soprotutto il fenomeno della guerra, della crsi, • del fa- co sc1sn10, ecc., attraverso gli sviluppi della lot– ta di classe organizzata. E se questo da un lato può renderlo alquanto unilatera.le (il che è naturale ed avviene per tutti, in quan– to cia~cun-o guarda le . cose da un suo punto di vis.ta) d'altra parte rende il lavoro più o– riginale, più suo, ed offre ai lettori tutta u– na messe di fatti che ad altri erano sfuggiti e di consiaerazioni valide che egli solo, od altri che fosse stato ne' suoi panni, poteva fare. Il volume di Borghi, di circa 400 fitte pa– gine, è. dQvuto alle cure editoriali di un gruppo di anarchici di vari paesi, ohe ha,n fondato a Parigi una libreria ad un'« Ope– ra Internazionale di Edizioni Anarchiche >> (14, Rue Petit) che ha già pubblicato altri Iavori e si accinge a lanciare una rivista in varie lingue. L'iniziativa merita di essere ·aiutata; e l' averèi dato questo libro ultimo è una prova della sua serietà e atitvità. In quanto al libro in sè, dal punto di vista letterario, non è un lavoro letterario: è in– vece tutto un'opera di pJlemica e di batt'à– glia dalla prima. all'ultima parola. Chi ha conosciuto Borghi, chi lo ha inteso in qua]– che comizio o n 'ha letto gli articoli nei gior– nali del suo movimento, trova che il libro è tutto lui, ch'egli v'è dentro completamente, che quelle pagine sono l'espressione esatta del suo terr1peramento, della sua mentalità, e quasi direi,_ oltre che delle sue idee anche dei· suoi nervi. , Per ·gli amici non è. possibile essere critici troppo sereni. Ma se dovessi dire dei di:fet- , ' ti di questo libro, uno ne salta agli occhi al lettore: Che il Borghi ·ha accun1ulato in que– sto volume per lo meno gli argomenti di t:re ilbri diversi. Forse sarebbe riuscito ·meno c01npleto, 1na più efficace se avesse alquantò · limitato il suo campo. _La forma polemica. tf.l,lora. vivacissima, se1nbrerà un difetto ad alcuni, ad ·altri un pregio. Ed infine P a.ver egli scritto tutto il libro all'estero, senza pos– sibilità di documentarsi con es·attezza può aver cagionato qualche piccola in.esattezza in qualche particolare di secondarissima im– portanza. Ma sono nèi; · ~d anzi il lettore . troverà che \lorghi è ri~scito fip. dove· sareb- · be difficile o impossibile giungere anche a chi viva; in Italia. I due Crispi, tra cui l'Italia sarebbe posta ,_ -secondo il tito•lo del libro - sono lo stati– sta siciFano Francesco Crispi ed il :fascista ro– magnolo llenito ·Mus·solini. Borghi non perde
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