Pensiero e Volontà - anno I - n. 14 - 15 luglio 1924
I a -----'-----;---,-::---,---;--...:___--'----c:----i-----'---------,-__:__----,--'..-.:___:_.....:....:..~-....c.:___....c.:__ ___ ~_.:...:___:__ loro atti. E forSe sarebbe anche quella, sotto . altro aspetto, .una « giustizia» ! I Noi facciamo con molta tristezza tutte queste _ :considerazioni, che portano ad amare ·~onclu– sioni, fra cui quella del regresso ~orale di tan– ta parte dell'umanità, e l'altra che da q~rnsto ·'regresso il nostro~ paese è 'fra i più colpiti. Ab– biamo sentito, in questi giorni, q\iasi a dife~a, iobiettai·e che fatti obbrobriosi di sangue del genere dell'assassinio di Matteotti se ne sono avuti anche: in Ung~eria, in Germania, Bul– garia, ecc. Al che. si ·potrebbe ri·spondere, :pur . se il parago:o.e fosse possibile ( e non ci pare)· ché quei fatti .,ebbero luogo in p~esi. ben più del nostro sconvolti da.lle· disperazioni è le· rovine della sconfitta. E· rendono u~ triste servigio all'Italia quei partiti a caste che, balcanizzan– dola, malgrado la vittoria, fanno subire al suo • I popolo tutte .le conseguenze di una sconfitta. .. Altro che lo « svalutamento della vittoria )> che veniva imputato ai rivoluzionari nel 1919-20, i quali avevano_ ben_ al~ro per la testa che uri cò– sì meschiQo, ripicco ! Ma non bisogna fàrsi trascinare troppo da. uno spirit<? pessimista. Se dei fatti truci come quello ultil!lo atteriscono, perchè mostrano quali abissi spaventevoli _nasconde ancora la figura um::1ina, d'altra parte·, la sollevazione quasi· generale della popolazione· ital_iana -– che esattamente ~:ò. giornale inglese ha ..~attez .. zato .« rivoluzione morale >>· - senza distin- ~ ' . zioni di fedi e partiti; che ha in· uri·. attimo is.olato il fascismo, è un fatto così grande e si– gnificativo, ed ..ormai inc!ancellabile, che legit– tima le migliori speEanze· avvenire. Nessuno mette in du_bbio, neppure oggi, la· forza materiale del fascismo. Il fatto stesso .depa sua permanenza al, governo ·e 'del· suo ab– barbicarvisi più fortemente è una dimostrazio– ne di questa forza; ma è anche la dimostrazio- • • l • ne che. esso ha <~soltanto». la forza materiale delle armi. · Niente ~-ltro. Ed è ciò che ·costituise.e i piedi d'argilla del colosso, che crollerà al prirri.o urto qu a:edo la ~base argjllosa sarà stata di~gregata delF1:n.ievitabile ed. inesorabile la;orio delle for- 7~ morali, le quali tanto più s'affinan.o e diven– tan corrosive quando più ad essi si op•pone· l'o-– stacolo delle pe~secuzioni e delle limitazioni li- . ' berticide. La rivolta degli spiriti s·coppiata in tutta Italia in questi giorni è in cammino ed· ,.. ha già fatta parecchia strada. Più sopra noi quasi· ci rammaricavamo che .quest'ultimo scatto d'indignazione,. popolare non si sia man~festato prima, in occasione d'a.l- , tri .fatt~ p~s~ati quasi altrettanto .. truci. Ma v'è da farsi anche questà domanda: era desso possibile 1 · Sè l' assassi~i6 di Matteotti fosse avvenuto· ~no o due anni fa, ·non sarebbe sta-· t sopporta-to imbeUamente come tanti altri'1 Ohe non sia stato tollerato oggi: ecco un se– ·gno e:vidente del progre·sso nello spi~it~ pub" blico di un risveglio e risanamento morale davvero ·innegabile. · . ·Per non essere travolto da questo « fatale an-, dare » - non fatale. in senso mussulmano, ma in quanto è mosso, da volontà e sentimenti or- , mai ~rref:renabili ·-· il regime non ·ha che du~ vie: o continuare col terrore che può allungare la _vit~ solo per preparare un disastro suo e del– le caste e classi che lo sorreggono tanto magg~o– re quanto pjù ritardato; ·oppure cedere alle opposizioni quel tanto che· è necessario per at– trarle, assimilarne . una parte e disarmare e . . . addomesticàre : l'~ltra, compromettendole di fronte alle masse e portando la divisione in·. mezz0 a queste. Era .ciò çhe s'era-. tentato alla. vigilia del delitto1; e· forse qualcuno avrebbe ab– boccato all'amo insidioso, se bep.· ricordiamo: il linguaggio di .già ammorbidito ed ovattato d'un deputato d'estrema sinistra proprio nel momen– to èhe sorgevano i .primi dubbi in Roma sulla tragica fine di Matteòtti. Oggi questo ci pare_ ancQr meno possibile di • l un mese fa. Il cadavere introvabile di Matteot- ti è c_ome una montagna _sorta all'improvviso per separare ancora più le opposizioni, per lo meno quelle proletarie e cosidette · sovversive, dal gove~no.· E le altre opposizioni, più acco– modanti; sareb~ro troppo deboli per cedere da . sole senza essere completamente ·assorbite e~ annullate, lasciando le cose come sono. Non si .:-,. , ' . ,, , . dimentichi inoltre che forse una determinante d~ll'assassinio di. Matteotti è st·ata,- pei preto– riàni che circondano ~ sostengono il governo - · considerandolo nel tempo stesso loro capo, loro idolo e ·loro ·prigioniero, . il timore di vedersi sfuggir:e · questo · prig~oniè-ro ed .il bisogno· di avvilupparlo nella complicità · d'un, delitto d!i più .. ~ . . Se l'ipotesi è g~usta, il col~ ha oltrepas.sa - · to il ,ségno,, C?_ttenendoi risultati opposti_. Ma· il regime è lo stesso chi uso in un circolo vizioso. · Co:qie può egli sul serio- separirsi dai pretoria– ni 1 come può «epùrare» quésti senza indebolir– li nella loro forza materiale 1 come può anda.re· ,·
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