Pensiero e Volontà - anno I - n. 14 - 15 luglio 1924
I. PENSIERO E VOLONTÀ ' ' ticali d_egli ·idiomi perfetti, così non si possono andare a cerca.re nel fascismo indirizzi politici propri o motivi di un dissenso vero ·e serio. Tutto· ciò dimostra che' anche le op,posizioni ii;t Italia sono_ state un po'. pern1eate di fascismo.· _ Rivolgendosi agli uomini polìtici d'opposi– zione più noti l' A. chiede: Con chi .volete mai , discutere voi delle fortune e delle provvidenze della P·atria 7 Con coloro che si autoproclama– rono legislatori,· perchè nessuno si sarebbe so– gnato di designarli Ìlemm~o fra i compagni della « annurata » fazione·7 La fazione ·d~mi– nante, lo ha d~chiarato il capo del governo, non conosce, principii, non. guarda a orizzonti lontailli, non sceglie e non si· traccia una via~ ,essa. ha soltanto un ·punto di partenza e un viatico 4inamico,. conquistamm.o il potere ~ Vo– gliamo godercelo. Essa è così aberrante dalla. possibi1ità di _un contrasto logicamente politi– .co che non sappiamo eh~. cosa sia più misere– vole, se la sua esistenza e la sua azione,· o la in– genuità con cui tutto il· popolo italian<;> si osti– na- a volerla discutere e contrastare. · . . Il torbido fenomeno è solo spiegabile stori- ... -camente. La guerra terribile fermentò ·molti lieviti che già erano latenti nel sottosuolo del– la vita sociale e che pot:cemmo a~che affermare ne fossero le cause; -e molte armi a_pprontò al– le forze che avrebbero ·dovuto manipolarli. Al- ·tr_pve- si s0110 trovate le soluzioni, un assetto; in Italia _no. . I_n Italia., abilmente, in quel mito di no_biltà e di bestialità che resièluava·no dalla guer_ra, si volle valorizzare la ·seconda a ttrtto detrimento &Ila prima: · si impiantò una « guerra di p~- . ce » nelle espressioni verbali e,. in fondo, an– ohe nelle cose più implacabili della « guerra di guerra. >>.I hq.oni, i labor.io ~i, i credenti nel– la nobiltà della vita tornarono con rinnovata. lena alla pace e al lax.ioro; e restarono padro– ni del campo e della vita italiana i rifiuti so– ciali dell'ante guerra .che dal crisma. tutt'af– fatto brutale della lotta cruenta del dopo-~er– ra come rappresentanti genuini della ca,povo1-. ta coscienza nazionale. Così voleva la « occhiu-- . . ' •· ta rapina » e divennero suoi « istrumenti cie- chi » gli ignorà.riti; i violenti, gli irresponsa– bili,. per cui la mentalità di guerra con le sue assurdità atroci, con la sua oppressione prepo– tente, con la sua organizzazione soffocante, n~n avrebbe dovuto mai cessare. Si foggiarono, cioè si riesumarono vecphie teorie ba.rbariche a sostegno della nuova situ~ zione fittizia, che ai voleva perpetuare, perchè la nuova situazi~ne vera non si affermasse. La ignoranza alimenta.ta ,dai capi. nelle falangi ) selezionate .a rov,es.cio rendeva possibile l'igno– bile trucco. La ignoranza induceva a sceglie– re i meno intelligenti, i più indotti, i più viÙ alla' direzione della pubblica cosa.- La ignoran– za sollecitava ad aggregarsi, tra le scorie del passato, ·quelle' cii cui. il pa~sat◊- si era. già li– berato accantòn~ndole fuori il cerchio della ultima ·fase politica. A coltivare, a 'tenere su la, ignoranza· con tutte le sue debolezze soccorre– vano la menzpgna e il cinismo, strumenti non privi di effetti sociali 1 se m-anovrati dalJ'alto .. · Ma non è pos-sibile che ciò duri: non- è possi– hil,e che un nobilissimo popolo ·rinunci alla sua ragione dopo un gravissimo momento della sua storia, non è possibile che vi possa dure– volmente rinuciare. CATILINA Cronaca della, quindicina ·21 giugno. -- Incontrò a Oheq_Ùers (Ingrulterr~) per uno ,scam•bio di idee sulla sistemazione delL1, Europa -cèntriale dei presidenti dei ministri di Fran.:· eta e d'Inghilterra Herriot e Ma.odonnald. 1 - Giunge :p.otizia da. Mosc.a, ohe in Mongolia è stata. decg.nitivia:mente procLa.inata la :repubblica. - Ferimento di un fascista. ia ·Finalmarina. (oo- ' voruaD~ Il feritore è stato ia;rrestato. -. . La s.alma dell 'O!Il. Matteotti è semipre intro– vaibile; si fa stri;iidiai l'.iJpotesi che, complici le a ;u.to– r~tà, ,se ne -siia ratta 1a. cremazione. La, posizione del g<E;mer.ale De Bono si rende sempre ;più equivo– ca, poichè dei giornali na1T.ano che dopo il delitto egli ·avrebbe iavuto :rapporti _oon g:li a.ssassin1. - :Sequestro a Romai dia parte dell'i;J ..utorità, per pubbhoozioni antifascite, del quotidiano «La Vo– c.e Repwbblic_ana» e <del sett:ima~Je «L'Italia . li- bera>,. . . I ·- Randellate nasciste a Roma (a. piazzi~ S. -~n.- vestro) e i;i,d Aquila. A Torino i so1iti «-sconosciuti» hanno in'laSla i.a sede del· Paittito Socialista. Unita– -rio del.La Democraizra Sociale e di altre Associa- ' . zioni minori, che· ,sono nello stesso stabile, _ 8 le . }La.n deviastatet. ·ias-portando:·due. ~hine da. scri- v,ere e u~ bic~~.Ietta. . · · . 22 gjiugne. - Il ooinm. Oeisare Rossi, oapo <1e1- . l 1Ufficio .Stampa del Pil-esident.e del Consiglio, col- , pito da mandaito , di cattura per l' ~ssass1nio d.1. Matteotti, ;a,ocomodate tuttè le sue f.acoon~, _via C<Y.Ìl tutta comodità ia costituirsi nel Ca~.di Re- • gina Coeli di Rama.. - A Torino, ia Trento, a Bologna sì f:anno. gr,ian.. di conoentramenti e mani:fe,stazioni i~ciist,e di. fe, deltà al governo. A Bolo~, in ,éui si adunano sq~e wnute fin <lia.lle M,a.rdhe e ~aJ. Veneto, ~i fanno ud,ir,e grida di « Viva. ~umini» ,a parole dt scherno iall' indirizzo di . Matteotti.
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