Pensiero e Volontà - anno I - n. 11 - 1 giugno 1924
. ., I ' I \ . P:mNSIERO E VOLONT.A. i.,;e in un ibenle inteso interesse. del ptoprio , pae; che han potuto· studiar~ o nèlle souo.le o &o.to – se ritornano a ditfeindere il lavoro, e la. lìb0!1.'tà, . didatticain~te, ignora ohe cosa fosse l'Ita- senza di cui l'Itali8\ ~arieibìbe• un de~•erto od un, e.r:gastolo, vengono senz·' altro coanlhattuti oo~e •. nemici ed annoVièr .a.ti t ra gli « antinazionali ». Ed in fondo· è logico che sia cosi. P~hè in realtà ogni idealis:q10 sinoero e disinter:essato tn:irbt\ i sonni d1 chi riposa ,unicamente sull~ .forza delle a.r:rru e· del danairo. QualunqU:.e esso sia, ogni ideal.is ~o, ha in ,s,e dcl.le ,scintille di, rivoluzione., non è mai ctel tutto ·conS18['Vatm-e. -e·finisce prjrna o poi con l\irt~e contro l 1 rum~ biente di prepotenza e d'ingiustizia, 1n cui è costre.tto. a viv;erei. A me sembra che., ~al punto di vista rivo. luzionario' ed anavchioo, il coonhatt·e:re il pa– triottismo comei •sen:time,nto e co:r;ne ide:alità . a ,sè si- risolva - pe:r tutte le ragioni sopr~ dette - ,in un colpire fuori bersaglio. . La lotta contro il oapitalismo e contro la Stato, come cointiro.-tutt•e, le loro1'estrinsecaz!i.onì politiche, eomprénde già la lotta contro 1~ de~ viazioni · e deg,ene,ra.zioni praticne del s•enti– menro patrio se,nz.a his.ogno- di :feiire questo nelle sue màuifestazioini .ge 'n.ID :ne più sineere e · più innocue. Non ,s.oìo,~. in questa lotta mpl– ti' ar:goonenti e stati d'animo di ca;r~t,tea_;e, pa– triottic~ - sempre se fuori deU'or:hìta stat~e ,e borghe.se. - potre.btbero ~ss,ere. rivolti e-f:ficia-· ciemente proprio contro il l'!e,glme àttuaie del privilegio .e· dell'autorità. D.el re•sto ci~ s1 è , fatto mille· volte in pa.ssato, 1s,enz,aannettervi / ìmporta ,n.za ,. quando si ·è rìmprove["ato1 al ,go- v,eirno e,d ai ,capitalisti di posporre l'inter,essf} gienerale ··della l;:l.~i071,e .al pr01prio1nteTess-epà~– • · · ticolare od alla propria ambi.zip.ne , anohe .s•e ,. ..ciò favoriya. a danno del paes•e nostro . deigH_ Stati stranieri. . 1 Un patriott-a sincero pot,re,bbe:~J.èv.are contro i~ goveTI,10e -la clas 1 ~e dirig.ente d1eilsuo paese ·1a più terribile rèquisitoria, dimos.trando oon 'i• faitti ohe ,e!ssi,ed essi solta.nto,, .sono ·stati s~--. · pre i nemici, i de;molitorri, i ~ràditori • delli · p-atria..-. e· che vioovte['•Sa tutti ooloro che sono chiiµnatì « antina1zioo.~j >~• sono ·qooUi "'oo.i p,h). la pa.tria ,dé.ve di p,rosperità: materiaJ.,e \e .di :rro-· gte.sso . intelle,ttuale, quelli 1 04e più la onoi~o per. dignità dì ,çiairattéire,t:e,niendoalto il. pir-esti– .gio dei 'valOTi morali ,e dif.endl8\ridò 'a costio di s~èrific,io ,e malgrado ogni soonfitta le ragio~i sup~[['ioridella Ubertà e deilla ;giuspizia. La· gimentù colta di oggi,• è vi oompoon<lo 1;1aturàlmente. tanti giovani di far;aiglie operaie liai prima. dell'aftel'm.arsi del socialismo. Igno– ra la vera miseria delle plebi anaJ.:faibe~ e vi– vienti ·una vita pùràmente bestiale,, ignora le be.ITe incolte dominate· dalla, ·malar1a e dalla palude, ìgnor:a i sa.lari di fame per un lavoro di dodici ò quattorgici orie,. ignora 1e souole ine– sistenti o dooertiei ed i5 lihri ·e giocnali privil~gio -di infime minoranze : condiziooi ohe si tradu~ ce.vano in l,illa Italia, di straccioni incolti man– dati per il niondo, a disdoro del proprio paese, peir servir:e al oapitalismo ,str,aniero come in.fi– mo mate.riale di sfruttamento a tener .hassii. 1 i salari. · · , A rilev~si, non del tutto 'ma in. un grach> indubbia-mente notevoltissimo, la. classe operacia ba dedicato i suoi" ,s:forz,iper circa mezzo se– oolo, animati speciaJ.rnrente dalla speranza so.. cialista,, dal lie·vito, rivoluzionario · 'delle idee .ugu~ita.rie, ,è _lihertal'ie. ; Ed in q~tQ sforzo essa ha dovuto lottarre giorno per gìomo c0n 1e unghie ,e eoi denti ·contr~ l'esosità ciooa delle claissi possid;e,nt1, ,c°tntro l '0 1 stilità violentai dei gove,rnanti ~ e n,ella lotta ha \a'Sciato :bra.ndelli di .carne; e1 riv1 dì sangulei.' Quanti morti lungo l 'aispro e ooouJ,"o · ca-inmino ! , quanti eooidi ! quante pe~ecuzioni ,e lunghe prigionie e saorÌ·· fiei d'ogni spooie I · ' . · Tutto oiò ,è dimetnticatOt, oggi, ma non è a,n nullato, nè si p,uò caooeillare. Ne:ssuno può D:,e• gare ehe il movimento. di risoos·sa del prole,ta riato, atkavterso1 la. lotta con 1e clas)i donù . nanti, neà: limiti del .possihile- in regime c~pita~ list,1co.e statalé ed in r.appÒrto ai tempi·ed al– la situa,zione geneiral,e, albibia dlaJ. ·1870 al 1910 . operato una vera e_ propria redenzione-. della ·patria: la s•e1conda1, dopo quella· dalla. sel"vitù stranier,a., L1è· innum.e;ri ap~, proletarie, all 'inter · 1 no e all',e1stero,·-av,evano opera ,t01.il risorgimiento ec.onomi.co d'.ell 'ItaJ.ìa, ed inaieme· la sua r~dlen·~ ,zion~ interirni_"·e dal - giogo deJ.l'incosc1ielniza e della cecità spiri(tualè, dalla sog.geizione b,ruta alla séhiavitù politica ~d· econori:ù,ca Una re~ dénzio~e, oerto, dlèl tutto relativa, .ed assai in · completa,, piena di om1bre e di lacune, eppwe inne,gaihìlie-. che, del re,sto· non pot~V'a ~dar .oltre o~i ·. limiti, a 1c;aU1Sa del reg:im,e che le , sha,rrava il passo, delle istituzwm politiche ed. economiìche le quali imprigiopano le f.orze ~ve del paese e ne isteriliseonò è soffooano co~ lo 'sfi-uttam-einto -e l'orppresstone i migliori. sviluppL , . Il regime del p'rivilegio: ooco quello ehe si _potrebbe, chiamare l'ostacolo mag.giore alla vera
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