Pensiero e Volontà - anno I - n. 9 - 1 maggio 1924

. : ' PENSI!EìR() E VQL:ÒNT A ------:::--'------=--=----=---_;;._-__;;_ _ __;:.,.______ . ___ .;_• ------"--,--~_..:._ _ __;~-- ,- . --·-· 11 L·' ana,rchismo si '~sUlìlllefehbe, in sè stesso,. tornerebbe magM"i al cooti.:eismo ~- aJ. ca~astro– smo di Vieintio trent'anni or sono, annullando i ~ti di venti o trent'anni di prorpagainda_. Non si tratta di stipula["-e, alleanze: o di sotto– firmare. patti, non - si. ti~atta · di ,consolidare fronti .unici ufficiali o di stalbilire .unità impos– sibili. Si -tra,tta di agire -pet un Ull)ico1 soopo,: quello di a:hba,ttere la. :r:rtassiooia muraglia· d)ei principi . autoritari, . muraglia. che intraloia il passo al procedere-'del progr-essò umano. / , Gradualismo? No! Azione continua. Non conte.mpla,zione dell'idealer lontano, e-van.é: soonté .fr~ le nehhie; ,ma .opera guòtid._iana q.i ~vvicinamento. Al ~mm.o del Monte Bia~nco nòrt vi -si ·arriva con Ù:Ji salto, ma, vi 'Si arriva [isalen~o· le· valli,, scailando· i· passi e Je creste - che -sottostanno 'a,l verti.ce ·supr,em~. E se la catapultà che mano,vreiranno glf uo– piini lioori per far hr.eccia· ·.nella · mur~glia, dovesse aver inci'S0i~rre,i propri fianchi 18.1 parola « ,Repuhhlica », · noi non d:Ovremo ostacolare per nessuna ragione· la manovra di qtù.eU.' àrma. Gli uoo;nini debbono av,er:e un primo punto dì . arrivo, una p.rin1a, trinooa da, espugnare., : runa pri~a vietta da scalare,, perch~ pier ,essi l 'ide.ale etico· e lontano è un ·assurdo. Dal canto nostro, · poi, dalla prima ,conqu_ista dovremo còntinunire -la ma,rcia Ìn .. avanti: -il .nostro a ,h.ti ~stato non può rinnegarsi nello Stato repuìbblic.anoi. Ho espòsto, d-e11e idee .peI'.s_onali · ed a priori · J sono· persu~so: .che sono· idee di~cutibili pe,rch_è_ fa[Lilo part,~ di quell'op~era di elaborazione e. di° chiarine.azione che da qual0he m;e,S.e fervie nel movim~to -anarchico. DaJle ,dis.citlssiohi avve" . - . · nute iri ·questi mesi è· e.mer~a una,, voJorìtà - . Riprendo un discorso che <lovietti interrom- pere poc forz.a maggiore in «--lJÌnanità No_v_a » sulla fine del 1922, su cui non· ero rnto:r:nato fin . qui perchè hen altri Pll:Ilgoli oi spirig-evano alle _ r~ni ad oocuparci d'altri argomenti più attuali. Ma, ora che le colonne d'una rivista mi 'of:fron01 il cantuooio; I1elativament-e, più ~ranquillo, per~ ~ riprender-e qUBtStOargomento, ohe mi sembra meritevole di un -esame ·sereno ·,e spassiona,to, lo faooio .ben volentieri - se non altro pe,r · contribuire anche su questo . terreno a.. quella_ · chiarificazione ed -elaborazione d'idee che tan.- · · 'to -~p·passiona gli amici. nç,stri in quèsto mo– 'mento. Dicevo già in un articolo di allora còme, negli ultimi anni prima dèlla .gue-rr-a, 6°'.tto l'influenz,a d&l'herveJsmo; si era cr.oot01 a poco a pooo un equivoco, per oui si confondeva il « ~patriottismo », -sentimento naturale e spon– taneo, oon ·questo o qu~l pr:o,gramma 'deii varii partiti pooitici che ne prendev.a,no il nome, -in cui il concetto di patria s 'identific~va col con– cetto di Stato e,, per alcru.Illi,. di classe, e diven– tava quindi una bandiera di governo. Si era finito qui in I_taiia con l'accettare co– me un fatto compiuto, su cui fosse inu.tile tor- "nare a discutere, quella eh'era stata una usur- , ' . . . deéisa : l 'anaa-oh1smo deve uscirà dàl circolo - chiuso d'una sterile. opposizione ideare, per scendete nel campo deì~a lotta pra,tica. Sc.ein.– .der-e nel ·campo ·a.eUa lotta prati.e.a, -vuol dire· basar:e ·la nostra azione ·scl_la,realtà .. Non più ;fuasi vuote nè, invooo,z.ionì disperate, ma, azione. ~1a, ,salv,e~za clell'-an::µ-chis~o è in questa· v-ffi'ità, CIARLO MOL~SClII PATRIO paziont3, una ar!b!itraria appropriazione _. delle classi e oastE? dirigenti sul finire delle lot~ pel riso~giniento italiano e nelÌ primi tem,pi della domina,zione sabauda : usurpaz;ioine cui .dal 1821' fiJ;1.o aJ.la morte di Ma,z,zini nel 1872 s 'e-r~o energicame-ri.te opposti i/ rivoluzionari italiani. Lie 1 -caste e classl dirig-enti, impadro– nite-si delle :forlune della patria, . oostitµito S\l questa. il loro Stato, han dichiarato : la patria _ siamo-noi, la patria è lo Stato formato da noi; chi tocca lo Stato, cioè chi ·tocca noi, è nen1Jco dellar patri.a. · · Il risultato ~u che. alou:oi nemici dello Stato capitalis.tico. e monarchico finirono col credersi ess.i stessi sul serio, e si proclamarono· ne;mici d,ella. patria. L~espressione, accettata all'in,izio · come pa{"adossoi di 1s1ìda agli oppressori e si::rut– tatori ind~gooi - oo,sì : c.O!lll-e s 'aooeii;tò · per un oortò .momento l'epiteto di 5< .malfattori }?- inte:sa. d-a tutti in principio nel suo· significato esclusivamente polemico, · più tardi, ·per µn proces~o di fossilizzazione che si de.termina nei partiti iniiorno a certe formule,- diventò quasi . un articolo di progr~mà · pratico. · · Quan·oo poco pratico e campato in- aria esso fosse si vide in segudto; quando i più esaspe– ràlti I{( antìpatriotti }) si scoprirono patriot~is-

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