Pensiero e Volontà - anno I - n. 5 - 1 marzo 1924

.. 8 PENSIERO E VOLONTA 1e ,e costiringer1o ,ad e,s,seJrgJisogg,etto o a lav-o– rare per lm. Questo è l'impoTtante, dal lato ec•onomico del p~og,ramma anar:cihii•co, che· nessuno sia più costretto tdalla f.orza ,o,d.aJ ricatto della fa.– me a ,1avo,ra;re pe r un pa.ctr-onie,vaJe a d:ilr-eche non vi ~siano più p.ad, rioni. L'awJicazione o m-eno ctetla formula è -cosa di seieonda:ria im– portanza, cuct. non. dève in alcun -mod..o venil' sooo,rdinato lo scopo ess-enziale. *** ' . Con ,questa interpretazione d,el fine socialista ; ·_· e noi ,possiamo d:iTJ.o1il itne sooi.alistioo deJ– l'anarchismo - cadono nel nulla o qniasi t:ut– te -le vecchie, tr.ite e ritrite discussioni sul co.1- • I • lettivismo ,e oomunismo, -che cii app,a1ono ,o,gg1 • I molto di lana caprina, ma cne pa.r-evano, e forse allora lo era.no, ·così importanti aJ.cun1 ' anni pir.ima deil'.la gue,rra. Si è visto altresì .il VUJoto, per .non dire il falso, dell'aJ.tra f.ormula della cc dittatUJI'a dM proletal'liato ». F:inahè n.on se n'è fatta l'-esp,e– rienza, alcuni potevano anich:e ritenerla giusta; ed altri agitarla come ibandi•eifa - ed er,a il caso dei .più prima cteUa .guerJ>a - ,sempJ,i.c.e– mente c,om,e un moçl,o -di dire, come una s,ftda alla dittatura b-orghiese, ,come u,na ,ruUeirmaztio– ne ,cli volontà da~ parte de:i proletari di esser-e m-esorabili nel -compito · di es,p,rop.riar,e del p,o– tene e della ricchezza il capitalism,o. L'•espe– rienza ·ci ha dimostrato .clie il proletariato, pel · sotl.o fatto che è taJe è s-empre la vittima di _qualsiasi dittatura s' istituis.ca, anche se si di– ce proletaTia; e icbe -ogni governo, anoh.e se si dice dei contadini e ,degli -O)p&a;i, è sempr,e un poter.e de-i ,pocih.i sui molti, di un ~trm.ppo di privilegiati cui e ·contadini ed orp\erai non deb– bono che ubbidire. N-on insistiamo su ·questo- ar.gomento, di cui estesamente •ci siamo o.ccuv,ati e :continueremo ad o,ccrupaLI"ci particolarmente. Ci limitiamo a notare '.oome la :c;nitica anarcruca :f oss,e a tal J}l'Oposito. pirev,eggiente, quarido, aff,ermava il vuoto •e:d i1 falso ci,eJJa concezione dittatO!riale delia rivoluzione pcrima assai oh-e il più vasto -esper.i.meiito su vasta scala 10.he f -osse imma– gi?a; bi.le sia venuto a daT 1 le .r3Jgi,one. Ma non è solo d.eHe 1 • formule altrui o di' quelle ohe e-on altri abbiamo . potuto oondivi– d"ere in passato,· che dobbiamo occuparci. Ve. ne sono anche di ·queU.e ·che hanno avruto di- ;ti,) di cittad1nanza esc4usivam,ènte nel camp,o aJ1ar-chico, che bisog'lnla ri•esaminare. Tale, ,per esez:npio il <e fa ciò cne vuoi » il· brillante pia~ ao r-adoss.o- di Rabelais, che molti anarc,hici in passato, e non .p,ocb.i forse anche· oggi, han pTieso troppo sul serio ,come f,orm'lllla di possi– bile conviv,enza socii.·1 ;r,. ll nostro Malatesta fin dal 1~ dimostr~ ·.·:-i di quali eNo·ri p~esse esse1r -c<;>-nseguenza i.l pr,end,er,e alla letteira qu.e– sta foa:mula (a dir vero ,egli anticipava allo,ra anc!he .altre dieHe osserviaztioni Cthie andiamo qtUi f.aoencto); · ma un temp,o queste questioni; che riguardavano ;posstbilità molto lontane, ci pr.eoccupa vano poco. U,g-gt invece, mentr-e da un mom,~to all'al– tro, .qui- o altfove, potrebbe pé.I' fo,rza di ci:rco– stanz.e .impir•evedinte caipitairci · sulle sp.alle la respi0n.s.abilità du « faa,e » non soltanto delle f ormulie, sentiamo tutta l'incrmsistenza di un pro.g~amma d'azione così ,elastico 1ed inideteT– minato. Per ,esemp,io in Hussi.a, · se gli anar– chici nel 1917 av-ess.ero ' avuta una fonnuJa meno vaga, si fossero seri.am, ente organizzati, non av-ess·ero,iCiascun g.rurppo fatto a ru.o modo senza cura(fsi tlehl'altiro, ma av,esse(['o cercato fra loro i punti d',accordo, e poi ave,ssero, c-on- - coi,dato ed attuato un pl'ogramma 'di Javoro, ins-e.r-enJd:osirisolutamente ne11.a vita politirea, economìca ,e socia.Le cLel porpo-lo .russo-,·· chissà che non fossero riusciti a farsi Tiispettar-e ~ Jasc -i.ar tranqiuihli dai !bolscevichi e .ad inrfl11i1re su.ila .rivoluzione in ,s.enso più libertario pos– sibHe! Credo di ,non enrrure di tr,op,p.o, se intuisco ch,e 1 col'à è avv,enuto, un po-' di quel c:he pirev,e– d1ev.a.M.alatesta fiìf dal. 18W: DiTe ,ctt1enatruraJ– mente, •senza :P,atti, tru.tti d'a,eenido qrueJ c-h•e vor– Dan'sno f91ran quel cl1e cto,v-ranno, p,uò p;r,ep,a– .ra~e disillusioni te:riribiJ.i; . può stgn.ific-àre in prati<Ca rinunziar.e ·: a fare ·-e dove.r ,quindi su– bi~e quel tC/he fa ranno gli :autri. cc Se og.n.'lJ.illo fosse c•oovinto -che faoondo qlUel cfie 1niegJio gli aggT.~da fa tutto, quelJ.lo ohe diev,e, e-erto molti lavori a;rec-essarii non .sarebbero ;fatti perchè p:er tarli è nec-essari9 cihé un oorto nume.r-o di · uomini si aic-c-or:dino e rispettino gli acoomi pr,es1 » ·( 1·) . Se si ·vuol.e, conquistaire e ,c:ons-ervrure 1.a li– bertà, _se non si vuol p-rnrsi in condizione dti fa– .r-e pe,r f.o.rz, a c-ostJretti da altri e p•e1rciò a be– neficio di qu,esti, ciò ,ohe iii. bisogno comilln,e o:i~i,ede, · oc1co,I'!l'1e aoquistar'e cosci,enza dieJ ~o– pT10 dov,ere soci_ail-e, Ti,c,OiDJosciffi'lè la necessità ~·•una disciplina morale della cQndotta~ aoco,r– darsi ·V,()d~nta.Tiam,ente · con gli aJtri pier gJi in- 1 (1) V~di. nel Pensiero di Roma del 25 gennaio 1004 l'art. d1 E. Malatesta : L'individua,lismo neU'anar– chisrno.

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