Pensiero e Volontà - anno I - n. 4 - 15 febbraio 1924

l . tradotte òaù russo, le altre non superal).o pe'.l • I • importanza i soliti opuscoli di propa.ga. ,nda,. le p0lemiche ~onsuete fra tè. varie scuole ·del so– ciaJism-o ,e le discussioni' più pedanti .e s6fi-sti– •Che intorno ai testi del marxismo. Quasi tutti 3 che abbia fatt~ delila bandiera rossa la bandie•ra– . uffi._cial,e{lella nazione, non impedisce che il proletariato continui ad -ess~re sfruttato· nel la– voro oome salariato ed opi>-resso politicam-entP- còme sudldito. · . glì ·s·crittr di Lenin -non •~cono· id.alla ·stretta,' . I proletari russi sono, oom.e un tempo, :c,o- c.erchia del suo partito e dei partiti affini. Lenin~ si è. sforzato molto a dimostrare che la politi.ca del sUJo _partito, anche dopo ·salito al governo, è sulle- direttive tracciate da. Carlo Marx~· Ma -egli aveva torto. Anche se Marx ha adoperato qualche V(?lta questa espr-essiorié di c<ùittatura d.el proletariato», il suo c:0ncetto. era tutt'altro che quello ·bolscevico. MarJç era un so~irulista autoritario, ma ·coneepiva l'orga– nizz·azi.one sta tale in senso .democr.atic.o; ·· ,era cio'é la democrazia -operaia, il prol,etariato go– v-ernantesi democraticamente. che doveva trat- - tare dittatoriahnente -l'a ·borghesia, val.e a dire ~scluderlla daJl potere· ed. espropri.a:rla. . ' . InV'ece l'attµ,al,e go-v~rno russo, mentre non é riuscito .act •~sprop_:riar,e 1_cornpletM{lente la bor– ghesia e v,ede, senza poter opporvisi,. il •~-osti– tuirsi: di una nuova classe capitalista al. posto di quehla· s-poss-essata, è poco meno assoluto del– l'antico; ,e la sua dittatura ace-entrata,,, statale,- .. burocratka ~e militare si -esercita in modo ti.– rannico e lib.ertici'da a d-arino deÌla grande niassa del1a -p,opOllazion~,non so,Io dei p,artiti reazionari e borghesi .sconfitti, ma anche• di tutt{ ·i partiti rivoluzionari e di tutte le fra– zioni proletarie non .completamentè favorev,oli al· governo, ,_comprese l,e-stesse minor_anze · dissi– denti del partito bols-oevic,o.· . Non parliam,o poi degli anarchici -che, ne– mici dello .Stato, sono _dallo Stato comunista perseguitati" ,all'incirca com,e dagli altri goi\11erni ed impediti d'•esercita·re · le più eletnentari li– bertà d'organizzazione, di stampa e di prop.a:– ga.nda! Molto, probabilmente nep•pure Lenin,· nè f,o:rse alcun altro dei suoi seguaci, ·pie.usavano p·rima, del 1918 a.· che punto li avrebhe, COD:,dotti l'ir.,_ dirizzo -ch'essi volevano imprim-er,e alla riv,olu– zione; nè avranno sospettato di dover· sping-eì•e così lontano ed .a tali ·,es~I'e1ni l'appUcazione d·ella dittatura, nel senso storico, militare e piu coer,citiv•o de\Lla p,aro1a. Poclhi crupi di un par– tito - che a sua volta è esso stesso una mino– ranza deHa popolazione . -. ,esercitano sulla Russia _un poter-e quasi assoluto, ·arbitrario, seru:-a altro contr.ollo nè altri limiti di quelli spesso puramente formali delle assemblee del pa.rtito cui ~;ppartengono. Che questo partito si dica· proletario e comunista, che il suo ~,omi- n io si nomini ctdittatu:r.a del proletariato» e I • stretti a difiendere _con lo sciopero il proprio pane_ .quotidiano; nè sempre. hanno, come Uil'l t,empo, libertà ,di sciòpe-rane. I pr,o,letari ,ed i ri- · vo,\uzionari che nutrorno idee div•~rse da quellè del partito_ domin,amte non hanno garantita .al– CUfl!a .lihertà idi soste[Il.er1e ,é diffonder Le con la sta11:1=pa, e .on la pa~ola -e com le riuruollli. Q,gm.f opposizione rivoluziona.ria, sooialista, anar·chica .e _màgari c,omunistà, _viene ostacolata dalla .forza poliziesca· e militare del g,ov-erno•con tutti i mezzi, dallia p,ri;giorie aH'internamento, dall'-e– _sili,oalla morte (1). A ben· esaminare la situa• ·zi.on 1 e , ~l.,proletJartato rust,o, com un g,ov,erno co– munista -e proiletar10· 1 si tròva certo 'iri condi– zioni -economiche ,e ,politiche inferiori a quelle de1 -proletariato -oippresso · dai regimi demo:cra.., tici borghesi: ·e forse pot:rebbe iappena conso-– larsi confrontandosi •col prole·tariato soggetto . ai r,egimi,..di tipo fascista dml'Italia, della· Spa< gna .e d 1 ell'Ururheria. ~ Non abbiamo nessun p~acere a fare: queste . constatazioni. La rivoluzione russa resta, mal– grado tutto, ai nostri •~c,chi il fatto .storico più grande ed ancora più :pro-1nettente ,p~r l'aivve– nir,e -di questi ultimi cinquant'anni. Essa. ha • -distrutto un _;p,assato che non risor.gerà. p,iù; e quaJunque sia l'assestamento nuovo che finirà col ,darsi la Rill.ssi.a:,sarà sempr,e un progr,esso · sullo ,czarismo. N,è vogliam-o negare che gli uo1nini del par!ito bolsc,evioo rubbiano molto COJ?.tribuitoalla rivo1uzione ,ed alla· -distruziQne 'delJ.'antico regime. Ma sta di fatto che da .quan– d(> questo. partito è al governo in Russia, -esso / . va disfacendo la tela intessuta in antec-edenza, va ànnuHando ,e IIlJeu1tr.aJ.izz3,ndo i sacrifici ante-· riori dlei suoi niigliori. E I?·erquanto vivà sia , in noi ·la·. speranza che la Riv,0:luz10:ne russa riprenda il suo_carrnnino ìn avanti", tr,oppi fatti d fan tem,e1~ech'essa sta· ·già morta, strozzata da coloro che se ne son _fatto un monopolio· di - partito. Sono già sei. anni ,che noi accumuliarao ar- . g.omenti, citiamo fatti,. testimonianze ,episodi. . ' . ' ecc., per idim-ostrare ai comunisti . di Stat.o quali conseguenze disastrose · abbia avuto m (1) Senibra _cheora il regime dispotico ·dei dittatori russi vada, un po' a,ttenua,mlosi. Ma,.non molto, a,ncora; solo certe forme di repressio.ne micidia,le vanno f a,ce'l1- do1i piu rare;

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