Pensiero e Volontà - anno I - n. 4 - 15 febbraio 1924

.; ~ . ( 22 PiENSIIERO E VOtLONTA . . adagio ricostituendo all'omJbra d,ell'odJato po– tere laico, l'antico -e misero -e fragile Stato . ' Pontificio? ~d ora prurie ldne Jo stata di if1atto,.in questo , c•amp,o, si voglia costitru.iDe i;n stato di diritto; indizi· di .questa tendoo.za in Italia s-cmo gli ,e.p,ì– sodr che ho ,eJ.encati più s-oipra; s.im.t~mo, ~ pa– r.er mio, gr,avisslmo f!a tutti, ·la disposizione dèll'articolo terzo ,del !R.·,D. 1 ottobr,e 1923, pièr ' cui i1 ricon:oscim1ento d1e.l1a idon 1etità •dei!. rnoo– stro ,di· 1 Stato .a impa 'l1.ir ,e l'insegnamento fon– damentale nella scuola di ,Stato spetta in Ita– lia alia «competente autorità ,ecicl,esiastica». E' }'.eterno• ipeiriicolo, non .mai svanito del tut- • :to, ,e dopo Ia ·iguer.ra .agigr.av.ato, d'un ritorno ~ o,ffeTIJsiv,o ideill'-ide1a papale, teocNttica, che minacda Utalia ,ogigi più cb.ie mai per la po– ,litica -attualè ,cLeUa1class,_e dirig.ente italiana. lì governo forte, il · g.ov, e>rnode11a ·,Ma:r,cia su Ro– ma, il -governo ,Nazionale, cercando runsiosa– mente aiuti •alla sua imp;riesa ·contro lo Stato· li!berale in tu'tt,e 1e f o·rze : rieaz.ionar.ie Iia.zionali ··- -ed tnternazionali ed ,e·xtranazionali, ha c-erca~ · to ,e· in p ,a-r.te '11a ottenuto anche l'aiuto· della ""Chiesa: · in · ,com:pens.o tha fatto ad 1 essia tutte- 1e . c.oncessioni ·che abbiamo detto. E ~i può ·eoµcluderrie che nessuno. dei tanto v-itu1perati gov-ernf c-he l'ItaJia ,eJbb,e ,prima ,dell'Ottobre del '22, -a risali1'e fino 18ilmarzo 1861, avev-a 1 mai ,q.ato, seg1n6 di tanta .ct,e'bol,ez.z;a ,e oosi p-o- aa· aooortezz.a, -di •fronte alle .pnetese •e ane ri– vèndi<Zazionì d~lla .Chiesa Romam.a. CATILINA. Scrivono da Amiens (F1·ancia} in data 31 ge.nna:.io: « Un ammalatò ·afflitto da anérnia gravè si trovava in cura a_ll'osp:èdale Hotel ·Dieu. A~'en– do ii dottore clièhiarato che il .solo mezzo <ti salvarlo era la ·trasfusione di sangue,· ·un gio: vane studente, tal Cftrétien, si offrì spontanea– mente per l 'opè.ra~ iori""e, la qu.àlé fu 'ptaticata con buor,, risuitato. Citétien dopo il sang·ue· levatogli caAde iJft sincope, 11ia. ii suo statò · non è grave >>. Non bi.sogna ·_di$perar tr-opp'O ae(lq · sp•~cie u– mana. Un Chrétie'n che dà il- $ÙO sangue -p:er salvare 1!-n . malato . ·ci consola di molti rie,ne– rali, gover.nanti e· caP1talisti che fanno scor– re1;e· il sangiie a"egli altri per ,,il loro proprio berte[ìèio. · ' ' . ,----···----~ APROPOSITO·_·DELLA Fl~Rl ELETTOR « Biso-gna à,ff,e;rmare eh-e i.e, ·eiJ.ezioni, eh-e fanno :p81ss-ar,es1ettimane dd. passione. a due o tre miJa p,ersone, 1asciam· rperf,ettam,ente indil– f.el' ente tuttò •iJresto de·gli italiani, i qua.tli sonio, -saJlvo errore, quaranta ·milioni. Gli altri sa– ranno -.ri 1 pletiamolo, due o tr,é mila ». . ' Gosì un igi,orin.ale f.asc.ista, L\4.ssalto di B4»- lògtn,a. _ _ 1 0ra bisogna os.servar~e ·che l•e due o tre mi½~ pie:r;sone che si aff,al)Jilano, petr amidlare in Par– larne-nt.o in harJS.a ai cruaì:anta miÙ.oru · d'ita– lianrl, ·che ,g,uaridano, se ne fregano ... e pagaJ.ll@, sono quasi tutti fascisti. Ma i fascisti dicono che fino a quando il p0p.ol, o si ~ascia fregare, sono' essi c'he vogliono f-are la poco pulita opeir,az.ioine. H che poi è H dlesiidlerio paJes,e o r!eic1orudJtodi · tutti i · rpQH– ticanti. - I LIBRI -----·--- P. PAN(XB,AZI, Venti uo.m,ini, · un sati·ro e -un bu– . rattì_no~ -. ·v.aU~ohi Editore, Firenze .. - L. 6. Il Pancrà-zi è ..,..u-nuomo ,di buon ·sensò. . Non . "."<?l'riei si equiv-6casse. L'uomo. di buon senso co– mune . è quel Tizio piaitto in morale, eccletioo -~ prudente ~n politica; incapace, insoriun~ di squi- ·librii per<:hè incapaoo di . .altezoo è pover~ di inte– riorità. Il Pancràzi è un · uomo di buon senso· · pe,rchè -è 1acuto. Il suo . ~pirito .critico non si eser– cita soltant_o s•ugli autori in 'esame ma anche sulla ·sua critic~- stèssa. Si rivela, ili queHa com-, postema .di espressione, _in quella prudenza 'nei giudizi, Uild, pe.rs· onalità éhe s'è formruta onesta.– ment,,e, · Làiboriosamente. A,cutezza ed 0nestà : eeco il I buon. ,senso .,di ,questo critico.. . , . n Pdncrazi 1·ioOINla, -per ·-,1:a, dignità del suo òpera,re di cri~co, il Orooo. ,Ma. è più capace d1_ viedere e di presentare nello sor:ittore· · l'uomo. At– tr.aversp le p~gine ·del libro il P .ano:ra.zi . vede lo spirito :dell'_autore, anche se quesiti g!i .è personal- ' . mente 1g~otq. Il s,uo profilo del J.aihier in « Rag.– giuagli d~l . PM"IllaSo » è, ad ~~empio, un capola~ voro di psicol~gìa. Dìménti~avo-- ·U~a cosa. imp:ortante. Il ·P.anoram è sorittore vi'Vace• e forbite-.· A differ:enza di molti critici eh.e scrìvoJ?,o :male abbozzaindo teoriche di bello stile. ·· I sqggetti di queSlto libro sono : D' An:na~io, Papini, Be:n,co; Morelli, Neg,ri, Giuliotti · Ojetti,. Sa'ba, Deleidda, F'acini, Bamboni, :iyfurr.adi Missi– rori, Al bérta21.ti , AlTodoli, Giova.N,J1-etti> · Brunati, Bc:mtempeUi, Mia.rin.etti. . .

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=