Pensiero e Volontà - anno I - n. 4 - 15 febbraio 1924

I . PENSI:ErHO E VOJ.!IONTA · ' . Al ·1atifondò e alla malaria · è dovuta 1 'ine~ · guale' distrihuziotI1e della popolazione,la deS- cienzà · ·ed insalubrità delle ajhitazioni è la s,c,arsa e -e.attiva via,btilità. .La ,_Sicili,a,c9n unç1,_poip,o,lazi1one ,di 3.672.258 , ahitantii. e una isuperfìcie di 26.000 Km•q. di superficie, ha soli 364 .comuni, mentre la, Lom– bavdia con 4.780:47.3 ,aibitantti.·e meno di 3000 "-·Kmq. di supèrficie1·ne, ha, 511, -oioè ,qua.si · il cin– . q, uan.ta per. •cento .di più: N\ella proviincia di Caltanisset.ta, la m,eno popo,lata dell'Isola, la densità della porpolazio– , ne supera, e di molto, queHa deUa provincia di Siena, raggiungendo la· cifra di 104 abi– tanti per Kmq. Mentre le regioni a,gricoJ.e. de.Jl'Italia set~ • tentrionàle e, centrale hanno una popolazione spaJ.'Sa·per la ~a:rnpagna che si a,g.gira intorno al 50 pe-r cento della totale, la, popolazione rura,le della Sicilia non raggiunge che: 11, 1. · per cento della totale-. ' . La.· c.~pagna sicùlianà è,dunque, se,mide- serta. _E' evidente il dar;.mo,che. ne ha l' agri– coltura. Il· con~adino, per arTivare sul campo di__ lavoa:'o de 1 ve p-01x,oirrer,eogni giorno · tratti lungh.isiSimi, spendendo teuipo ed eneirgà.a,. · . B·a,sta pensare che, ..in provincia di Catania vi– sono campi ·che distano ,da.U'aihit~to fin :24 Kn1. ·per ca-pu,e1quale- danno porti al conta– dino il dover lavora.rie così lontano. L,a lonta– nanza del · campo .impedisce il contrihuto di. lavoro delle donne e d,ei' raga,zzi ed i~pedi,sce quelle piic~ole. industrie lateTali. all'agricoltura ehe rappr.eS1ent~no.,< una· risoJ.'lsa per molte- fa– miglie _n.1ralidel N.or :d e, del ,Centro. · Inoltre, l'aJJ.evamento a brado del ·he,stJame non. pe.qne,tte una 'fruttuosa· utd.li.zza,zione dei OOnC11Ill. . . . Que-sta irregolare distri!bruziorne .de.Ua popo .. '- lazio~e sicilian~i, dist:viib1Uz.ionei co llegata str,et– tamente con le · cause che- dètermina,r'ono il latifondo,. contrihwisce alla mi,seria, _deficienza e insaJuibrità delle aJba.tazioni · I • . . · S.criv•~ G._ 1 Lorienzoni (1) :~<... guest·a: dè ,p.sa, . popolazllone; non ~iesce .a toglier-e. aJ. pa,e-sag- , · gti~. la sua ~pr,essione dii a.biba.ndono, peirchè e.ssa non ~hita n ~J.le campa.gne, in quelle ca,se c~~on;iche foirmanti c.ent;ro a .un pod 1 ere c~ danno al pia1e,saggio to-scano, iu;nbro ··e mariche- . giano· t,ant-0. vago aspe,tto,. ma· viv-è- 1 • str,etta- .. (1) La trasformazione del Ìat~fondo. G. LoRiNZONI. i I ) mente addensata ..nei rari e groissii paesi, ove le ,oase si addossano all€1 eaae, senza m.ter– vàilo, senza re,spi,ro, ·con poche piaz,z,e ~ soloi, per .e,c,cietZiooo, un giardine-tto pUibblico .. E ··quali· 'case! La rr~aggiio:raru;a di ess•e, appair– t.enente alla classe più nun1ierosa dell'Isola, oioè ai giornalieri ~gxicoli, non, è il pià. deJle volte composta c:qe da un soJo, ed u.ruco va.no , dove vivono i ve,c-cihi e-li sposi i b,amb.ini. '° ' '-' . ' ' ç, diootro àlla ,comune! dimor~a, non· in stal1e, ma a contatto' qua,si-.1delle pe.roone, l 'ashro,, · talvolta il maiaJie e le galline. ,Condizione. otr– ·;r:ihile che non~ a,vteti. mai potuto immagunar,e, se ~ante volte non l'e avessi· v,edute io ,stesso, e, foto,grafate. ìVLiglio~isono le -case deii « btuJ."– gi~i ~> ossi~ di quei contadini cthe posseggono. qualche palmo di' terreno, ed lino o duE}mu1i· e possono, per conseguenza, prendere in -aJ– _fitto un appez!zamento da· otto a cliiec,ie,,t,tatrti. .La lor ,casa oorriprende, oltre la ,stal10i,,almeno due locali d'abitazione, onde -è ,attenuata UJll Pc:>,co la orr:i:bale promiscuità. L.a quale ,è· tanto dolorosame.nt, e s,entita da.a. sicilia,ni che · a,p- 1 ' ' pena il contai~no pu,ò, è alla ,casa che de,stipa i~ sudati r~sparmf e i' viicà.ni si mo.strano con invidia le bianche è llndie, ,ca;se,tte dei cosidet•M. ·«americani»·,. cioè _del1e famiglie degli .emi– granti,- che' le modeste donne siciliane sanno. tenere con ordine tanto cive.ttuolo ». '. Al· tempo della mietitura, o dell'ara;tur,a, i oontadini, dovendo star fuori intwe· s,ettirrtane,' sono ,costretti a-dòrniire in rozze 10apanoo di · pagLja o· a cielo ·aperto .. P,er difèndeirsi dalle int,ernperie non hanno che il mantello o, l.'iince:– rata, r{ulla per dlifl~dersi g.alla z.anz1àra.·mà1~~ ' ri~a. · E durante i lunghi lavori hanno ,con loro le- donne e i lbam1bii.iµ ! · Il problem.a delle rubi-baz±oµi è &tr-ettarn~nte· unito, a quello del latifondo._, In Sicilia sii.ve ,– ddno ip.tOTilO a4 pioooli ,ce,rìtri abtitat,i sorgere deii veri gardini .. Le .fo!l'.'mein,te.n.sive di ,col– tura richiedono la vicinanza dell'dbitàziione -al ,campo_ di la.vero: A. -què.M-0, proposito il p.rof.. BoO'.'d~ga scrh~eva . sul « ·~mail.e, d'Italia» (25 set,t. 1912) : « L,a provincia di Me,s·siha deve appunto 1 e , sue- mi,gliori oondiz.ioini agra-rie, per quanto oOlsl. fosrtementei mointuos_a,,, aJla, ·fre– quen~a, · di pic;ooli q,e;ntri • d~ popolazio~< Que,– .sto ~i ihd,,ca, p~rciò dtl. mod() oon ' cui deviesi. attac,è,are I il latifondo, < perchè ~ s-q.a voJ.taì_• divénti per opera· automatiica suscettibile di 'I mig-lior:µni~nto e di div!isione:.. . · .. « 1'.!n_ ~al~- pr?nlema è ovunque' · in parle pnnc1pa.Iiss1r,no 1rl trasferime 1 nto de.gli aigrriooij ·neJlé e~mpaigne., conigiunto a, quello ~ellà loro

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