Pensiero e Volontà - anno I - n. 1 - 1 gennaio 1924

,,. 6 \ PENSJiER;O E VOLONTÀ I ri della realtà per avversarla, non ·accetta.re un fatto compiuto che ripugni all"intima co- ed altisonanti; si sono rimessi a nuo 1 vo i pa,– radossi amorali o immorali di 1 Nietzs0he,, di Barrés, di D'Annunzio; si è elevato, un oulto· smenz.a. ,; . . alla :reaHù, come se tutto oiò che avviene deb- A me semhra che sia proprio questo m~– m avere l'adesione della nostrai coscienz,a e sconosciom,ento. delle rrùgliori v~ù un1ane, -T la. flessione d,e1llanostra .scm:iena. Si è detto le quali più fan distinguere l'essere pensante. «pragmatismo» (diceva il Sorel) l'ultimo ter-· e senziente· daU',essete ani,male puramente mine cui sia pervenut,o, il pensiero borghese; vegetativo, l'uomo libero dal serv.o, - l'inch .. que.sta filosofia conviene mirabilmente ad ogni zio più turbante del r:e:gresso morale, deUa so"' arrivistà che vuole iA-rsi acootta.re nell'induJ.- oietà, odierna, non •solo delle minoranze privi– gente mondo, grazie. alla sua flessibilità, al legiate. e dominatriçi destina.te prima o poi suo « cia.rlare », al cinismo. del suo suoce.sso ». ad essere eliminate, ma anche delle. iorz,e che Questa filosofia, ohe prima della guerra s,em- hanno in gretnibo l'avvenire più o meno pros- bTava uno ,sport in~e11e.ttualisti~~,o di pochi let- simo. ' ~ terati di proiess1one, oggi purtroppo è posta P.er salvare ,questo avvenire, perché gli av– artificialmente a base della vita di un. popolo venime.nfii 'prenda.no una. piega diver,sa, in inter,o, ed è il ptint-0. di partenza, per quanto una ,çlire,zione di maggior giustizia, e maggio– dissimulato od inconscio,. di tutto l'indirizzo re libertà per gli uomini, bisogna risanare mer ;ita.le che usurpa il nome dell'~deali•smo. moralmente l'an).•biente,- ibisogna cioè adope- Quanti italianì, che• haµ sempr,e in bocca il rare armi· di distruzio[le ,e mate,riali di rico– nome di ·Giuseppe Mazzini, ignorano che la struzione che siano in rapporto diretto e non sua gra.nde gloria. - più grand,e deHe formule in contradizione con gli scopi rnna.ni e liìb!e1r– politiche e religi0,se,, che non va,r,cano i oonfi- t.a,ri chè ci propOOlÌamo. Non vogliamoi òerto ni del suo tempo, o, d·ella sua scuola, o del cadere nell'utopismo educa,ziocista, eh~ pre– suo pa.rtit,e>,- è la coince!Zione oh ·.egli ebfbe tende migliorare gli uomini prima. di eam,bia– d~l dov•e·re dell'uomo, la vita del quale è. una re la società; chè la generalità degli uomini~ missjoine di lotta e di sacrificio per il' bene, non sarà m~gliore ed ,educata, a libertà se non indipendentemente daJ. suo ,succes.soi imme- quando un'a migliore e più libera sooie~à non 1 diato, e comrunque volgano gli eventi! 1 La sua ne da.rà ·1oro la possibilità materiale. Ma v'è maggipr granaezza, ciò che ne circonda il ri- un minimo di coseiienza morale indis,pensa-. \ , cordo d'una aur.eola 'di perenne poésia,, è d'es- bil8!, senza di cui. ogni tentativo di risanamelll– sere. stato un vintò, uno sconfitto fino all,a to ,e di ·rinnovam,ento politico e sociale è im- morte, perchè non volle vinoere · separandosi possibile e di~iene ,sterile,. · , daHa sua, idea, ed adattando~i ad ùna re.alt.à,. Bisogn,a rh,e da un · lato nella generalità ignobile in cui trionfavamo l'ingiustizi~, l'a,r- del puoblico, tra il popolo, indipendentemente rivisn10 ed i più -bassi appetiti mat.eria1i. dai par-ti.ti e ~ai loro programmi, si cr,ei una-, E,ppure .questo ins,e,gnamento ·morale. nobi: atmosfera di 1 ostilit~. a tmite ,.bassez;ze morali lissin1:o aveva influito su tutta la g.enerazione ed a tante viltà, per· cui oggi si .moist.ra, tanta cresciuta finchè erano vivi i ricordi delle, ri- indulgenza; e si . sviluppi sopratu,tto .la ten– voluzioni italiane• della prima metà del seco- denz.a a; rioonoscere il grande valoi:re della dr- ' .. lo, scorso. La dirittura del caratte.re , la fi.erez- gnità. umana. . z.a delle proprie (.opinioni. il senso di dignità: Dall' altrò lato - ,e senz·a' •questa •seconda um~a .e l'avversione ad· ogni bia,ssezz.a, lo condizion~ difficilm,en_te ,s'f!-vv,ererà la prima.-.– spirito d'indipendenza p~rsona1e, la coerenza tutti coloro che .si· sono consaci:BJti ad una idea tra il pensiero· ,e ·l 'azio:ne, la fede· alla parola di rinnovamento·. s_ociaJee po~i:tico, tutti quan ~ . data., il disinteresse, la tolleranza. dell'òpinio- ti hanno scelto un posto di' cOIDJoot,timento ne altruii e l'intransigenza nella propria, la contro le ibgiluistizie' p;r-,ese,nti, contro l'àtbuale :fermfz,za dei p.rincipii,· erano virtù c,he certa- disordjne sociale· ca.usato dal privilegio olel po.– .mentè 11,()ln tutti avevano, ma tutti riispetta- tere e della ricchezz.a; ,éominc.ino col cercare v~no ,anche· nei· nemioi. Oggi inv,ece in troppa di vincer~· in· sè ·stessi le male tendenze che gente, anche negli ambienti pi:ù vicini a noi, combattono neigl~ aitri; è, si guardino sopra– s1 va· radicando la persuasione che tali virtù · tp.tto dalla tremenda sngigestione d'imitare 0 siano fisime ,e pregiuq.izi che nulla valgon0 - f!Y" propri, ·per .combatterli, i metqdi barbari,' ' senza un utile cçirrispettivoi che sia da, stu- c.orruttori e demoral:iz,z,anti degli àvversari .. pidi <.< contro· le fata dar di ooz.z-0 », porsi fuo- · Alt:rìmenti avverrà loro ciò ch'è a:vvenuto l . .

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