Pègaso - anno V - n. 6 - giugno 1933

U Andreana 7 3 5 teva ammettere lei, nel suo piccolo, l'istituzione delle stecche su cui incidere le tacche per ogni quantità di pesce acquistato. N o n si trattava insomma che di trasportare le casse di pesce dal mercato all'ingrosso in pescheria, dove lei, nel suo piccolo, affittava i l banco di quindici in quindici giorni. T u t t o si sarebbe venduto nello stesso giorno e a quel banco; non doveva restarne « una spina » . C'è stamane un'attesa p i ù fiduciosa intorno all'edificio n u o – vo, a tettoia, ma fornito di sbarre del mercato di pesce all'ingrosso, e lei si fa largo, mette la testa fra le sbarre per veder che succede- là dentro, s'interessa ai preparativi di due garzoni che portano la pesante basculla davanti al seggio o posto di comando, e un altro appoggia una scaletta di pochi scalini a quella specie di palco o gradinata di legno ove prendon posto i compratori, per raggiun– gere p i ù facilmente, da questa parte, la s o m m i t à degli scanni. Aspet– ta anche la donna che quegli stessi garzoni lancino i l ponte de– clive, dalla basculla al cancello d'uscita, su cui scivoleranno rapide le casse di pesce acquistate con non p i ù d'un a m m i c c h ì o , d'un segno d'intesa (lei sa bene come fanno gli uomini, ma non è poi detto che alle donne non sia permesso un gesto p i ù largo). D a questa par– te, al cancello d'uscita, dove finisce i l ponte famoso che deposita tanta ricchezza e bizzarria di pesche miracolose, altre donne e don– nette come lei, del suo mestiere, sia pure « della sua risma », s'affol- < lano ansiose e mordenti ora incrociando le ruote delle biciclette che non si sa come appoggiare ora scavalcando barelle ora spingendo avanti o ritraendo carriole e magari cadendovi dentro ora sferrando calci alle casse vuote e trattando di ruffiano pagato i l barellante o facchino che le ha trattate di p.... unte. È destino che queste donne si preparino sempre in anticipo al cancello d'uscita e facciano un chiasso di loggione e d'inferno un'ora prima che abbia inizio i l grande spettacolo, recando ciascuna una carriola o una carretta o una bicicletta o perfino .un triciclo a cui assicurare la cassettina di pesce da portare in pescheria, in campagna e chi sa dove. L ' A n d r e a n a credè riconoscere la carriola verde a fondo di rete della Barabina, ch'era troppo vecchia per aver bicicletta o triciclo, e subito cercò nella piccola folla la madre di colui che poteva ormai dirsi a buon diritto i l « nostro maggior pescivendolo » ma che a buon diritto non doveva pensare a sua madre se questa amava i l mestiere e lo sapeva meglio di lui. L a vecchia fece una smorfia. C a p ì che la nuova venuta s'attaccava a lei con fiducia e si r i a g g i u s t ò le cocche del fazzoletto sotto i l mento prendendone una perfino coi denti come facesse l'atto di mordere.

RkJQdWJsaXNoZXIy