Pègaso - anno V - n. 6 - giugno 1933

L'Andreana 7 2 7 macilento, su cui i l vello era cresciuto irregolare come un'erba m a l i – gna. U n a goccia di sangue, forse caduta dal mento, gli rigava i l sommo del petto, si confondeva e arrestava sul vello che pareva p i ù folto a sinistra. L a madre gli asciugò ancora la bocca con la frangia dell'asciugamani a spugna intriso qua e là di quel sangue. — Sei tu che mi hai dato la vita? Sei tu che mi hai messo in questo inferno? O r a il suo figliolo, per la prima volta, le aveva dato del tu, come in punto di morte che non si sa come si parla e quel che si vede. X V I . Lucerna, domani Interlaken, fino al 3 0 Berna, poi Basilea: un giro di concerti orchestrali in Isvizzera. N o n aveva nulla da dire né di se né del suo lungo silenzio i l professore di contrabbasso, tan– to meno aveva qualcosa da chiedere : era sparito, doveva esser spa– rito anche se oggi, quasi con un'alzata d'ingegno, voleva quel che voleva. N o n molto, non troppo : duemila. Rideva ancora la donna quando le venne in mente un'ultima cattiveria : gettar con disprezzo sulle ginocchia di Nondo la lettera che aveva aperto per lui. Questi sono i figlioli : E v a r d o , Fortunato, l'Anita, professori e gente ignorante.... Duemila, capisce? Peccato non poterle chiedere alla B a l l a r i n ! Pensava ora con rabbia che ad aver pazienza tutto si riceve o si ottiene, tutto arriva, a poco a poco tutti dan notizie di sé, cia– scun si fa vivo. C h i doveva scrivere ancora? Felice? l'Anita? P e r c h é la madre non aveva avuto il coraggio di parlare a lui dell'Anita? S'era vergognata della fanciulla scappata di casa, di non saper dir d o v ' è e cosa fa e dove andrà e cosa farà e di sperare che scriverà e di ammettere che intanto non scrive? L e era parso allora ch'egli potesse alzare le m a n i : « M i a sorella? Ridatemi mia sorella, ren– detemi conto di mia sorella » : e ch'egli potesse anche difendere l'onore di sua sorella così come provare i l p i ù crudele disgusto per la tardiva maternità di sua madre. P r i m a di partire, non senza durezza, quasi con cattiva b o n t à , egli aveva chiamato in disparte sua madre e le aveva vuotato i l por– tafogli davanti, sorridendo come di spasimo. T a n t o danaro, — qua– si ottocento, — era per lei e per « quel disgraziato » ; l u i non aveva bisogno che di qualche spicciolo in viaggio, e sapeva bene che po-

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