Pègaso - anno V - n. 5 - maggio 1933

G . D E S C A L Z O , Risacca 6 3 7 i proprii motivi o a trovare almeno una forma più aderente al suo vaga– bondaggio descrittivo, riportare qualcuno degli accenni che meglio ci fan– no sperare dal poeta e che ci dimostrano come non fosse ingiustificato i l credito che critici seri hanno aperto all'autore di Uligine. Ricorderò / ricci dov'è già sensibile un'atmosfera: Impigliati in un cencio 0 raccolti nell'alga da mani sagaci, 1 ricci lasciavano il fondo colmando il cestello. Sdegnoso d'ogni cautela un giovinetto calò tra quelli nereggianti sulla scogliera. Risalì senza preda e le mani gli sanguinavano. E Pudore : Eravamo uno stuolo di nudi ragazzi che al sole correva sulla riva e diguazzava in mare : agili ed abbronzati, con gioia di liberi cuccioli presi nel caldo gaudio d'essere nudi e sani! Il treno giunse indiscreto sbucando dal monte vicino ma solo vide emergere bruni volti stillanti. Siamo giunti, se non erro, al migliore Descalzo : un poeta al quale non ha giovato, per ora, l'abbandono di schemi e limiti molto precisi; l'abbandono della vecchia retorica per una nuova. M a poiché il Descalzo è ancora assai giovane, il partito più saggio per lui e per il suo critico sarà quello di dar tempo al tempo. E U G E N I O M O N T A L E . J U L E S V A L L È S , Le tableau de Paris. — L a Nouvelle Revue Fran^aise, Paris, 1 9 3 2 . F r . 1 5 . A L E X A N D R E Z É A V È S , Jules Vallès. — L a Nouvelle Revue Critique, Pa– ris, 1 9 3 2 . F r . 9 . Son queste le due sole pubblicazioni di qualche mole e importanza (la N . R . F . ha anche esumato un romanzo d'appendice, Un gentilhomme, ma è ben povera cosa) colle quali" sì è fatto onore in Francia al centenario della nascita di Vallès, che ricorreva appunto l'anno passato. Accuratis– simo e veramente prezioso lo studio biografico del Zéavès. Bello assai, e per di più quasi inedito, Le tableau de Paris (ne uscì una parte sotto forma di articoli d a l l ' 8 2 a l l ' 8 3 , e l'autore, se pur non fece in tempo a pubblicarlo, già l'aveva pronto sotto forma di libro) : « choses vues » degne di un Hugo, come giustamente fu detto, risplendenti di un ma– gico pittoresco e palpitanti d'umanità, un libro degno, speriamo, di ridare alla fama di V a l l è s prosatore quel posto che i manuali e la cri– tica ufficiale si ostinano a negarle, e che qualche coraggioso saggista le ha di recente rivendicato. I l che non toglie che valesse la spesa di fare qualcosa di più : le vicende stesse della fortunosa vita di questo tipico refrattario si presterebbero a un'opera attraentissima, piena di colore, e altamente significativa anche come documento dei tempi. Aspro e focoso di natura, terribilmente ostinato e originale,

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