Pègaso - anno V - n. 4 - aprile 1933

L E T T E R A A D A L F R E D O P A N Z I N I , S U L L A S U A G R A M M A T I C A . C h e D i o ti benedica, m i o caro P a n z i n i , pel bene che fai difendendo la l i n g u a nostra e cercando con gesti cortesi ed esperti d i toglierle p i a n p i a n o d i dosso i tanti spogli lasciati per elemosina dagli stranieri d i passaggio; pel conforto che dai almeno a n o i scrittori restaurando i l r i – spetto della G r a m m a t i c a che è, i n fondo, i l rispetto della logica; per la speranza che h a i di rimettere u n giorno i n valore anche l a b u o n a e g i u – d i z i o s a R e t t o r i c a , l'arte c i o è d i dir bene, che era u n a v o l t a l a sorella carnale dell'arte d i pensar bene. S o n o imprese eroiche ai tempi d'oggi, n o n solo da n o i , p e r c h é d o v u n q u e i p i ù degli u o m i n i h a n n o da badare a c a m p a r l a d i giorno i n g i o r n o e della b e l l e z z a e durata delle loro opere si curano quanto tu ed io d'imparare a cantare. C o n s c i o del rischio, ti metti a queste imprese con u n a specie di m a l i z i a che è tutta tua, sor– ridendo, scherzando e talora f ì n g e n d o d i parlare d'altro e perfino di pen– sare ad a l t r o , i l m e z z o toscano ficcato n e l l ' angolo delle labbra e gli occhi a z z u r r i fissi al cielo. Per n o i è u n gran piacere ascoltarti; m a , data la fretta e disattenzione dei t a n t i , temo che questa tua squisita sottigliezza e svagata b e n i g n i t à l i i n d u c a n o t a l v o l t a a credere non si tratti della d i – fesa del p i ù sacro e palese legame tra i c i t t a d i n i d i questa, nazione, m a solo d ' u n a fisima da letterati, a n z i da professori. H o letto d ' u n fiato la tua piccola Guida alla Grammatica italiana, con un Prontuario delle incertezze. Le prime parole sono : « È necessaria la g r a m m a t i c a ? C ' è c h i risponde s ì e c h i risponde no. O m e r o scrisse l ' I l i a – de, pare, senza grammatica » . C o n o s c o m o l t i che si fermeranno a queste amletiche parole credendosi altrettanti O m e r i . Per f o r t u n a , dopo que– sto freddo, viene i l caldo : « N e l suono del patrio linguaggio ogni p o p o l o sente ed ama la p a t r i a » . M a nel pieno della lettura trovo a pagina 7 9 : « L a grammatica, le leggi d i usare e non usare certe parole, contano s ì , m a quel che p i ù conta è la forza vitale di u n popolo » . D o n d e t a l u – no comodamente d e d u r r à che u n popolo d'una forza vitale oggi, per f o r t u n a , indiscussa e indiscutibile come è i l nostro, p u ò fare a meno d i studiare la g r a m m a t i c a . È l o stesso v a e vieni che avevo veduto nell'altro tuo fortunato l i – bretto del 1 9 1 4 , Semplici nozioni di Grammatica italiana: « L a G r a m -

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