Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933
298 G . Prezzolini Presi allora le disposizioni che reputai opportune perché una certa q u a n t i t à fosse esportata, e, per il caso che queste f a l l i s – sero, ne portai con me alcune libbre. U n a parte ve la spedisco per la v i a di L o n d r a ; una parte viene con questa lettera; ed una terza la spedirò con qualche altro mezzo di trasporto, a fin d'esser sicuro che a r r i v i ». I l viaggio fu compiuto nel 1 7 8 7 . Jefferson, dopo esser stato nella P r o v e n z a , partì da N i z z a per C o n i su m u l i , i l 12 aprile, e si fermò tre settimane i n I t a l i a . Passò per T o r i n o , V e r c e l l i , N o v a r a , M i l a n o , t o r n ò per P a v i a , N o v i e G e n o v a , e di lì, lungo la costa, per S a v o n a , N o l i , A l b e n g a , Oneglia, M o n a c o ; i l 4 maggio era di ritorno a N i z z a , Nella sua lettera al D r a y t o n i l Jefferson tace qualche cir– costanza, di cui doveva essere oscuramente poco orgoglioso; a n z i queste circostanze vengono fuori dalle sue lettere p i ù i n – time, a p e z z i e bocconi. I l fatto sta che, portando v i a i c a m – pioni di riso, i l Jefferson si era reso colpevole d'un delitto che i l Piemonte p u n i v a colla pena di morte; e aveva fatto corre– re questo rischio ad un mulattiere italiano, che aveva accetta– to di fare insieme con l u i i l contrabbandiere. « I o presi le disposizioni che reputai opportune perché una certa q u a n t i t à fosse esportata ». Questa frase un po' sibillina della lettera ufficiale ci vie– ne meglio spiegata da una lettera p i ù intima pure del 1 7 8 7 : « Poggio, u n mulattiere che fa i l servizio settimanale fra V e r c e l l i e Genova farà i l contrabbando (will smugglé) di riso non brillato per me a Genova, poiché c'è la pena di morte, per chi lo esporta i n quella forma » . M a , non contento di pagare un contrabbandiere, i l J e f – ferson era talmente compreso dell'importanza per i l suo pae– se di ottenere i l campione del riso, che si fece contrabbandiere egli stesso, come ci dice : « I o stesso ne presi con me alcune libbre ». I n realtà la coscienza puritana del Jefferson gli r i m p r o – verava questo atto, ma i n l u i l'uomo di Stato, preoccupato machiavellicamente del « bene comune » dei suoi concittadi– ni, prevalse s u l puritano. I l contrabbando di Jefferson ebbe u n gran successo nel– la C a r o l i n a del s u d ; alcuni dei campioni di riso f u r o n ricevuti mentre la C a m e r a era i n seduta. D a v i d R a m s a y ne depositò u n sacchetto sulla tavola del Governo, eccitando grande inte-
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