Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933
Gli Americani alla scoperta dell'Italia 2 9 7 i l tempo di pensare ai « r a v i z z o n i » di L o m b a r d i a , di cui s'era procurato i semi per piantarli e coltivarli in America. I l problema del riso era importante. « I miei doveri a P a – rigi », — dice Jefferson nella sua autobiografia, — « eran ri– stretti a pochi oggetti » e fra questi cita « l'ammissione del riso americano ( a l mercato francese) a condizioni eguali di quelle del riso piemontese ». L T z a r d ne scriveva al Jefferson ( 4 aprile 1 7 8 3 ) così: « Q u a n d o f u i in Italia visitai le migliori risaie di quel paese e f u i sorpreso di trovare che il loro modo di trattarlo dopo i l raccolto era inferiore a l nostro. I l nostro riso è p i ù bianco del loro, ma è p i ù rotto, il che è dovuto forse al fatto che essi lo puliscon meno di noi, e che i l loro grano è p i ù gros– so in proporzione alla lunghezza, quasi come orzo, i l che lo rende meno fragile sotto i l pestello.... Forse anche lei ha fatto la stessa osservazione, e avrà pensato che i l nostro riso non è così buono come quello italiano. Perciò desidererei provare co– me venisse i l loro riso nel nostro paese; e le sarei molto obbli– gato se potesse procurarmene una certa q u a n t i t à come seme, da uno a dieci bushels». M a i l Jefferson non aveva atteso i l suggerimento del¬ l ' I z a r d per studiare i l problema del riso e mandare in A m e r i – ca i campioni di quello italiano. A b i t u a t o ad andare p i ù in fondo alle cose d e l l ' I z a r d , aveva investigato e ragionato, ed aveva deliberato di recarsi s u l posto. I n una lettera ufficiale a W i l l i a m D r a y t o n ( 3 0 luglio 1 7 8 7 ) racconta di aver condotto una metodica inchiesta in P a r i g i sul riso, e aver trovato che i l riso del Piemonte sebben meno bianco e p i ù grosso di quello della C a r o l i n a , era p i ù apprezzato dalle massaie francesi per esser cucinato au gvas, perché si spezzava meno. L a differen– z a dipendeva dallo strumento adoperato in Piemonte? E g l i s'era recato apposta in Piemonte, ed aveva osservato che la macchina era all'incirca la stessa: i n ogni modo trasmetteva i l modello d'un pezzo che pareva differire. L a ragione stava dunque nella q u a l i t à e forse anche nella origine: quello della C a r o l i n a proviene dal Madagascar, quello del Piemonte d a l – la Concincina. Bisognava avere il seme, ed essendo proibita l'esportazione di esso dal Piemonte, ecco il puritano Jefferson trasformarsi i n contrabbandiere. « Preso da questa idea pen– sai che sarebbe bene f o r n i r v i di un po' di riso piemontese, non brillato, ma mi fu detto che far ciò era contrario alla legge.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy