Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933
Gli Americani alla scoperta dell'Italia 2 9 3 che ce ne sia un maggior numero che in altre città. E d è urtato nei suoi sentimenti estetici, come eccitato nella sua curiosità di medico, dal gozzo che vede diffuso nei dintorni di T o r i n o e da buon umanista ricorda la menzione di O r a z i o del « tumidum guttur a l p i n u m ». M a se per le strade d'Italia c'erano molti mendicanti, potè per altro apprezzare la generosità italiana nel bel gesto sette– centesco d'un copista e traduttore, che egli richiese d'urgenza: i l traduttore arrivò, ma veduto lo straniero non volle parlargli finché non si fosse rivestito a modo, e t o r n ò a casa sua a pren– dere cappello, parrucca e la spada; ritornato non soltanto tra– dusse bene, ma p a r l ò bene e, riferendosi alla signora alla quale i l Morgan aveva voluto scrivere, disse che era troppo onorato del servizio che rendeva per farlo pagare. L e curiosità di Morgan erano di tutti i generi. A T o r i n o , per esempio, chiede un'udienza al re, per potere ottenere i l per– messo di visitare le fortificazioni; e durante la visita gli fu nar– rato i l fatto di Pietro Micca. A Venezia si fa mostrare la fab– brica di vetri di M u r a n o e i l modo di costruire i pavimenti alla veneziana. C o m p r a e porta in America classici italiani, con cri- terii di scelta che i n un quacquero suscitano meraviglia, come Boccaccio, P u l c i , Ariosto, oltre al Pastor Fido, a l l ' A m i n t a , al¬ l ' A r c h i t e t t u r a del V i g n o l a . L a sua mentalità, nonostante i l quacquerismo iniziale, ri– sente del secolo. A L o r e t o , quando gli mostran la perla dove si vedono i ritratti della Madonna con Gesù, scherza sulla mo– destia della M a d o n n a che volle apparire ritratta con un stile umile e semplice, che lo si potrebbe ritenere opera di un « d i – lettante ». E nel suo giro in E u r o p a non trascura di fare una visita al Castello di Ferney, dopo la quale V o l t a i r e gli regalò un libro con una dedica, che conteneva molti « haissez » e fini– v a « mais surtout haissez les prètres ». Questi viaggi i n Italia furon pure, per alcuni viaggiatori americani, occasione di far la conoscenza di stranieri celebri, che v i si trovavano per le stesse ragioni; e dopo i l tempo di Washington vedremo Bancroft trovare in I t a l i a B y r o n , T u c - kerman godere le confidenze di Shelley, W i l l i s aver l'occasio– ne di litigare con Savage L a n d o r , e C r a n c h e C u r t i s fare la co– noscenza dei B r o w n i n g . I l dottor Morgan, amateur d'arte e d' artisti conobbe i n I t a l i a Angelica Kauffmann, giovanina, ( n . 1 7 4 1 ) , ebbe l'occasione di curarla, e poiché la cliente era po-
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